Iveco X-Way, tra strada e cava. L’anteprima della gamma construction
Collocato nell’offerta del Costruttore nazionale tra lo stradale S-Way e lo specializzato per la cava T-Way, erede designato del Trakker, l’Iveco X-Way è una vera e propria gamma ideale per tutti gli impieghi a cavallo tra l’asfalto e il fuoristrada. Domanda. Quali e quante chances di affermazione sul mercato ha una gamma, l’X-Way, rivolta per […]
Collocato nell’offerta del Costruttore nazionale tra lo stradale S-Way e lo specializzato per la cava T-Way, erede designato del Trakker, l’Iveco X-Way è una vera e propria gamma ideale per tutti gli impieghi a cavallo tra l’asfalto e il fuoristrada.
Domanda. Quali e quante chances di affermazione sul mercato ha una gamma, l’X-Way, rivolta per definizione a tutti gli impieghi a cavallo tra l’asfalto e il fuoristrada, collocata nell’offerta di prodotto Iveco tra due autentici assi pigliatutto quali sono il pesante stradale S-Way, successore dello Stralis, e il suo corrispondente designato per la cava e il cantiere, cioè il T-Way erede annunciato (arriverà in estate) del Trakker? Quesito non banale considerando la struttura delle rispettive gamme, sufficientemente ampie e soprattutto articolate in modo tale da rispondere al meglio alle esigenze della clientela in termini di rendimento ed efficienza operativa, senza peraltro lasciare scoperta alcuna nicchia, nell’utilizzo stradale (S-Way) come nell’off-road (oggi Trakker, domani T-Way).
La risposta alla domanda è nella lungimiranza di Iveco e nella scelta del Costruttore nazionale di lanciare tre anni fa con l’X-Way, non tanto una singola variante inserita a catalogo quale ideale anello di congiunzione tra le due serie, bensì una vera e propria gamimpiego stradale e utilizzo light in off-road, coniugando le caratteristiche hi-tech di efficienza, sicurezza e comfort dell’S-Way con la tradizionale riconosciuta robustezza che il Trakker si appresta a consegnare quale segno distintivo all’erede designato, il T-Way. Con in più, dettaglio tutt’altro che irrilevante, il vantaggio del carico utile più elevato della sua categoria, in virtù della tara ridotta (8.800 chili per il Super Loader su telaio 8 per 4).
Iveco X-Way, una versione ideale per ogni tipo di missione
Ecco quindi spiegato il senso e il ruolo di questo modello. L’X-Way è diventato infatti l’ideale completamento dell’offerta Iveco in quel comparto dell’off-road leggero dove le preferenze della clientela guardano a veicoli capaci di assicurare, unitamente a una portata elevata e superiori doti di maneggevolezza che in tutti i casi non scendono a compromesso con la sicurezza e il comfort, massima flessibilità, bassi consumi e costi di manutenzione ridotti, a beneficio del più alto indice di produttività. Ebbene, l’X-Way oggi vestito con l’elegante abito nuovo (e che quasi sicuramente dovremmo vedere in anteprima in Italia sullo stand Iveco in occasione del Samoter ricalendarizzato a maggio) risponde pienamente alle aspettative della clientela più esigente, ponendosi quale indiscusso riferimento in un segmento di mercato che a livello europeo vale qualcosa come 40-50 mila unità l’anno, per la maggior parte ribaltabili.
Iveco X-Way ha nell’approccio modulare portato all’estremo il suo punto di forza, l’asso nella manica da esibire con orgoglio. Facendo leva e combinando un ricco bouquet di caratteristiche, componenti e specifiche tecniche, il pesante Iveco per le applicazioni di off-road leggero offre infatti un’ampia scelta di versioni perfettamente adattabili a ogni tipo di missione. Parliamo di trattori e cabinati a due, tre e quattro assi (per quest’ultima anche nella variante 8 per 4 tridem). Della possibilità di accoppiare a queste configurazioni tutte le cabine tradizionalmente offerte dal catalogo Iveco, dalla Ad corta per le mission da completare in giornata, alla più spaziosa At, fino al vertice dell’offerta costituita dalla As.
Uno specializzato che non teme la fatica
E ce n’è per tutti i gusti (e le esigenze) anche in tema di potenze, declinate sulla base dei collaudatissimi ed efficienti propulsori delle famiglie Cursor 9, 11 e 13, non soltanto a gasolio bensì anche nella versione alimentata a metano. E abbinabili alle diverse potenze, trasmissioni manuali o automatizzate Hi-Tronix (12 o 16 marce) con set-up stradale, misto o fuoristrada. Tutto questo, combinato con le diverse soluzioni disponibili in materia di sospensioni (la scelta è tra meccaniche o pneumatiche), prese di forza, assali a singola o doppia riduzione, e finanche la possibilità di differenti spessori dei robusti longheroni del telaio, fa dell’Iveco X-Way uno specializzato che non teme alcun terreno, asfalto o fuoristrada che sia, e ben si adatta a qualsiasi situazione d’impiego e utilizzo. Come solo gli autentici talenti di razza sanno fare.