Iveco Stralis NP, fate pure i vostri conti
Lo Stralis NP fa sul serio. D’accordo presentarsi come alfiere del trasporto pulito, primo concreto esempio di veicolo capace di fare trasporto su lunghe distanze utilizzando il gas, ovvero il combustibile più ecologico per i motori a combustione interna. Va bene pure declamare l’abbattimento degli inquinanti nella misura del 95 per cento il particolato, del […]
Lo Stralis NP fa sul serio. D’accordo presentarsi come alfiere del trasporto pulito, primo concreto esempio di veicolo capace di fare trasporto su lunghe distanze utilizzando il gas, ovvero il combustibile più ecologico per i motori a combustione interna.
Va bene pure declamare l’abbattimento degli inquinanti nella misura del 95 per cento il particolato, del 70 per cento gli NOx e della CO2 fino al 15 per cento. D’accordo, insomma, tutto questo e ogni altro elemento a sostegno delle qualità dell’ammiraglia Iveco. Ma serviva altro per accreditarne il ruolo di concreta, reale e soprattutto praticabile alternativa al diesel anche per il trasporto a lungo raggio. Mancava, insomma, l’esame della strada.
337 chilometri per spazzare via qualsiasi dubbio
Quello cui abbiamo sottoposto l’Iveco Stralis NP configurato a 40 tonnellate di peso totale, non è il consueto Supertest 500 km, ma qualcosa che in qualche modo gli si avvicina: 337,1 chilometri, con partenza e arrivo a Piacenza (dove è operativa una delle dieci stazioni di rifornimento di metano liquido aperte al pubblico), percorrendo un tratto della Torino-Piacenza, per poi imboccare la ‘vecchia’ A7 in direzione Genova, e dopo aver toccato Tortona, tornare al via.
Ebbene, su questa distanza, lo Stralis NP ha scritto un risultato di tutto rilievo, percorrendo 4,16 chilometri ogni chilo di gas consumato. Complessivamente 81 chili. Una prestazione che vale la conferma di ciò che in Iveco sostengono a proposito dello Stralis NP, ovvero la competitività, l’efficienza e il rendimento, anche nel confronto con il diesel, e la possibilità di ridurre il famigerato Tco fino al sette per cento.
[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][fusion_tagline_box backgroundcolor=”” shadow=”no” shadowopacity=”0.1″ border=”1px” bordercolor=”” highlightposition=”top” content_alignment=”left” link=”http://www.vadoetorno.com/abbonamenti.aspx?lang=it” linktarget=”_blank” modal=”” button_size=”xlarge” button_shape=”square” button_type=”flat” buttoncolor=”” button=”ABBONATI SUBITO” title=”Scopri di più” description=”La prova completa sul numero di giugno del mensile Vado e Torno” animation_type=”0″ animation_direction=”down” animation_speed=”0.1″ class=”” id=””][/fusion_tagline_box][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]