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Iveco partner per un trasporto sostenibile di un’Italia che riparte all’assalto dei mercati. È in questa sintesi che si concentra il cuore dell’incontro stampa svoltosi questa mattina a Milano, nel corso del quale Pierre Lahutte, Iveco brand president ha brevemente illustrato i risultati raggiunti nel 2015, allargando poi lo sguardo alle sfide future che attendono il marchio.

I numeri riferiti all’unità dei veicoli commerciali di Cnh, delineano un quadro di sostanziale buona salute: 9,5 miliardi di dollari di ricavi di vendita (+ 4,8 per cento), un utile operativo cresciuto a 283 milioni, con un ultimo trimestre 2015 in cui, a fronte dei 2,8 miliardi di ricavi, l’utile operativo è salito a 155 milioni in crescita di 55 milioni.

Per quanto riguarda le vendite, l’andamento positivo in Medio Oriente, Africa e Europa ha bilanciato la flessione registrata in Brasile e più in generale in America Latina.

In Europa, in particolare, Iveco ha consegnato 52.208 leggeri (+ 22,4 per cento), 14.629 medi (+ 10,3 per cento), 20.910 pesanti (+ 24,2 per cento), e 6.600 autobus (+20,7 per cento), registrando in tutti i casi valori di crescita superiori a quelli corrispondenti del mercato totale.

L’obiettivo è naturalmente quello di un ulteriore consolidamento di vendite e quote mercato in tutto il mondo. Anche attraverso le nuove tecnologie sostenibili. «La sostenibilità –ha detto Lahutte- è uno dei valori su cui si basa il business Iveco. Abbiamo consolidato la nostra leadership nel settore delle trazioni alternative e puntiamo a rafforzarla ulteriormente in futuro. Crediamo convintamente nelle potenzialità dei veicoli a gas per quanto riguarda i camion, e nell’ibrido per gli autobus».

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