Si aprono a Torino gli Iveco Group Days: focus su investimenti e sostenibilità
Gli Iveco Group Days sono stati inaugurati questa mattina da una conferenza stampa in cui si sono alternati i vertici di Iveco Group e rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali e locali. Focus degli speech, la visione del gruppo nel settore dei veicoli commerciali per il trasporto merci e del trasporto passeggeri e il ruolo che Iveco Group giocherà nel prossimo futuro nell'economia italiana.
Sono iniziati oggi, 13 luglio, alle Officine Grandi Riparazioni di Torino gli Iveco Group Days, cinque giorni di eventi, incontri e dibattiti con cui Iveco Group – il gruppo nato dopo lo spin-off della compagine on-highway da CNH – si presenta “agli stakeholder ma anche alla città di Torino”, come sottolineato in una nota nei giorni scorsi. Gli Iveco Group Days sono stati inaugurati questa mattina da una conferenza stampa in cui si sono alternati i vertici di Iveco Group e rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali e locali. Focus degli speech, la visione del gruppo nel settore dei veicoli commerciali per il trasporto merci e del trasporto passeggeri e il ruolo che Iveco Group giocherà nel prossimo futuro nell’economia italiana, visto che proprio pochi giorni fa Iveco Bus ha annunciato l’intenzione di tornare a produrre in Italia – nello specifico a Foggia – autobus low- e zero-emission. Con gli stabilimenti FPT di Torino deputati alla produzione di propulsori e assali.
Iveco Group Days: l’apertura di Gerrit Marx
“L’obiettivo principale del nostro evento di una settimana è quello di mostrare il nuovo Iveco Group che riunisce otto marchi, ciascuno un leader riconosciuto a livello internazionale nel proprio settore. Metteremo in evidenza i nostri tre pilastri chiave di tecnologia, sostenibilità e partnership”, ha detto il CEO di Iveco Group, Gerrit Marx, aprendo i lavori. “Invito le istituzioni qui rappresentate a sostenere ulteriormente l’intera base industriale nazionale, la filiera e, in particolare, le piccole e medie imprese, fondamentali per garantire che siano in grado di far fronte con gli attuali incrementi inflazionistici e la volatilità dei costi dell’energia e delle materie prime”.
Il sindaco di Torino Lorusso: «Opportunità di rilancio»
“Torino è e sarà una città manifatturiera, con i nuovi investimenti Iveco in Italia, e a Torino in particolare, abbiamo la straordinaria opportunità di rilancio di una produzione innovativa e attenda alla transizione ecologica e ai nuovi processi produttivi”, ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “Qui abbiamo tutto per produrre, farlo bene e nel migliore dei modi: formazione di alto livello, indotto di qualità sull’intera filiera automotive e una coesione istituzionale impegnata a creare le migliori condizioni per lo sviluppo e il lavoro”.
Il ministro Giorgetti: «Massima attenzione alla transizione»
“Il ministero dello Sviluppo Economico è fortemente impegnato a supportare l’industria automobilistica per affrontare la transizione verde e digitale. Il settore infatti deve far fronti a pressioni crescenti, e merita la massima attenzione per le sue implicazioni industriali, sociali, infrastrutturali e finanziarie”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’evento ‘BEYOND – Iveco Group Days’. Del resto, l’Unione Europea “ha ulteriormente innalzato l’asticella in termini di attenzione alla sostenibilità, fissando l’ambizioso obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Infatti, se da un lato è facile fissare un obiettivo, ben più impegnativo è mettere in campo un piano solido per conseguirlo”, ha aggiunto il ministro. Per questo “stiamo lavorando – ha spiegato Giorgetti – a livello europeo, nazionale e regionale al fine di costruire una politica industriale sul settore automobilistico, affinché gli ecosistemi industriali e l’indotto filiere, come quella di Torino e del Piemonte, abbiano tutti gli strumenti per rimanere competitivi. Abbiamo già compiuto passi importanti in questa direzione, e sono lieto di celebrare i risultati raggiunti, si prenda in esempio il caso di Iveco“.
”Nella ‘mobilità pesante’, più che nelle autovetture, un approccio di neutralità tecnologica – evidenzia ancora Giorgetti – è obbligatorio per perseguire una transizione verde e sostenibile. La ridotta densità di energia, e la limitata velocità di ricarica, proprie delle batterie, infatti, potrebbe limitarne l’adozione nel settore della mobilità pesante, motivo per cui abbiamo bisogno e sponsorizziamo lo sviluppo di soluzioni alternative. Per questo il governo italiano, e in primis il nostro ministero, ha assunto una posizione decisa nella trattativa sulla proposta di revisione del Regolamento che fissa gli standard di prestazione delle emissioni di CO2 delle auto e dei veicoli commerciali leggeri. Per quanto riguarda i veicoli pesanti il governo sta agendo sia sul lato della domanda, sostenendo l’acquisto di modelli a basse emissioni, sia sul lato delle infrastrutture, considerate un fattore chiave per lo sviluppo del mercato”.
Investimenti in R&S e previsioni sulle trazioni alternative
“La creazione di Iveco Group consentirà per la prima volta di esprimere adeguatamente il valore intrinseco dell’azienda e di consentirle di cogliere al meglio le opportunità significative di un settore in profonda trasformazione”, ha proseguito Gerrit Marx. “In particolare, il gruppo Iveco sarà in grado di anticipare meglio le mutevoli esigenze di mobilità dei propri clienti, investendo e collaborando nelle tecnologie del futuro per affrontare, tra le altre cose, i requisiti di standard di emissioni sempre più severi a livello mondiale”.
Non molti giorni fa, in occasione del press workshop di IAA Transportation a Francoforte, Marx aveva annunciato che la presenza del marchio all’atteso salone tedesco sarà fortemente incentrata sulla collaborazione con Nikola per i truck elettrici e a celle a combustibile, nonché sulla presentazione in anteprima mondiale del Daily elettrico, altrettanto attesa versione a emissioni zero del light truck campione di vendite. Marx prevede una quota di vendite dell’8-9% di truck elettrici sul totale in Unione Europea nel 2025. Dato il costo al momento non comparabile con quello di un truck diesel, Iveco Group lancerà nei prossimi mesi una proposta di finanziamento focalizzata sul ‘pay per use’.
Alla conferenza stampa di apertura è intervenuto anche il CFO di Iveco Group Francesco Tanzi, che ha parlato naturalmente di cifre. “Nel 2022 Iveco Group spenderà 450 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo solo in Italia”. Tanzi ha ribadito che Iveco Group punta a ricavi netti da attività industriali tra 16,5 e 17,5 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto al 2019.