IVECO e SHELL insieme per la decarbonizzazione del trasporto su strada
L'obiettivo per il produttore di truck è quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2040. Traguardo possibile? Sì, ma serve la concertazione di tutti gli attori di settore
Durante l’evento digitale “Towards Net Zero Emissions – The path to a sustainable, heavy-duty transport system”, IVECO e Shell hanno coinvolto esperti di settore in un dibattito sul percorso verso la decarbonizzazione del mondo del trasporto su strada. Oltre a mettere sul piatto lo sfidante traguardo della neutralità climatica entro il 2040 per IVECO (ovvero dieci anni prima dei limiti imposti dall’UE), i relatori si sono poi concentrati sulla necessità di una più ampia adozione di fonti energetiche più pulite e sul ruolo che LNG e Bio-LNG devono svolgere nel mix energetico dei trasporti, insieme agli sviluppi nell’efficienza dei veicoli e nelle tecnologie di propulsione elettrica e a idrogeno. Una transizione epocale, che richiede la cooperazione di più attori, tra cui stakeholder, industria energetica, produttori di veicoli, clienti e istituzioni.
La roadmap IVECO per la transizione energetica
L’evento è stato moderato da Tarek Helmi, Partner & Leader Future of Energy di Deloitte, che ha presentato una panoramica delle tendenze del settore e ha introdotto il tema di LNG e Bio-LNG nel trasporto. A seguire, Luca Sra, Chief Operating Officer IVECO Truck Business Unit e Patrick Carré, Vice President Global Commercial Road Transport, Shell, hanno illustrato la roadmap di IVECO e Shell per il trasporto sostenibile in un settore in rapida evoluzione e le ambizioni delle due aziende per la transizione energetica.
“In IVECO affrontiamo la sfida della qualità dell’aria e del cambiamento climatico con un senso di urgenza, perché questo genere di tematiche non aspetta. Per questo IVECO si è impegnata a essere fossil-free entro il 2040, anticipando di 10 anni l’ambizioso obiettivo sulla carbon neutrality fissato dalla Commissione Europea“, ha dichiarato Luca Sra.
“La decarbonizzazione dell’industria dei trasporti non è semplicemente necessaria, ma è anche possibile. Per fare ciò, tutti gli stakeholders coinvolti nella catena del valore del biometano devono unire le forze per sostenere l’ulteriore sviluppo della tecnologia e promuovere il ruolo del biometano nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione di CO2 nel trasporto pesante”.
Il ruolo decisivo del bio-LNG
Dopo le dichiarazioni introduttive, Tarek Helmi ha aperto la tavola rotonda con Giandomenico Fioretti, Alternative Propulsion Business Development Director di IVECO, Christian Hoellinger, Downstream LNG Europe Lead di Shell, Matthias Maedge, Director of Advocacy per IRU e Christoph Domke, Senior Director e Clean and Smart Mobility Lead di FTI Consulting. Il dibattito è iniziato con un approfondimento sull’aumento della domanda di veicoli a basse emissioni da parte dei clienti.
Giandomenico Fioretti ha evidenziato che la richiesta di veicoli a LNG è cresciuta costantemente, passando da un prodotto di nicchia nel 2015 a rappresentare oggi il 4% del volume totale dell’industria. Il panel è proseguito con la discussione sui vantaggi della tecnologia LNG e Bio-LNG e la disponibilità di biometano, che attualmente rappresenta in media il 17% del gas utilizzato nei trasporti nell’Unione Europea e che diventerà sempre più disponibile nei prossimi anni. I relatori hanno poi discusso di aspetti normativi, dello stato dello sviluppo tecnologico e dell’infrastruttura per aumentare ulteriormente la produzione di Bio-LNG, come fattore abilitante chiave per raggiungere emissioni di CO2 pari a zero.