LC3 festeggia 10 anni di successi e la partnership con Iveco
Un grande traguardo quello raggiunto da Logicompany3 (LC3) che festeggia 10 anni di attività: anni in cui è diventata modello virtuoso di azienda sostenibile per le sue scelte in direzione green. Al suo fianco Iveco, il partner che LC3 ha scelto diversi anni fa per intraprendere un cammino comune condividendo la visione pionieristica e la continua […]
Un grande traguardo quello raggiunto da Logicompany3 (LC3) che festeggia 10 anni di attività: anni in cui è diventata modello virtuoso di azienda sostenibile per le sue scelte in direzione green. Al suo fianco Iveco, il partner che LC3 ha scelto diversi anni fa per intraprendere un cammino comune condividendo la visione pionieristica e la continua ricerca di soluzioni alternative per realizzare un trasporto pulito, che si è tradotto in una vera e propria partnership.
La collaborazione tra le due aziende affonda le sue radici nel 2011, quando Mario Ambrogi, lungimirante General Manager di LC3, decide di intraprendere una virata verso il metano liquido per la gestione dei trasporti della sua azienda attraverso la scelta di Iveco come partner per la realizzazione dei primi veicoli alimentati a LNG. I primi Stralis NP (Natural Power) sono messi su strada nel 2014: il risultato dei test, che ne ha confermato l’idoneità anche per le lunghe percorrenze e la capacità di dare un significativo contributo nella riduzione dell’impatto ambientale, ha dato l’avvio a un vero e proprio percorso in direzione green, che si è concretizzato, con un nuovo ordine di 35 Stralis Natural Power, nel progetto BEST (Better Environment and Sustainable Transport) – poi divenuto INBLUE – con la finalità di garantire un trasporto sostenibile ai propri clienti e un chiaro impegno per l’utilizzo della migliore tecnologia disponibile per ridurre l’impatto del settore dei trasporti sull’ambiente.
Iveco e LC3, insieme nel nome della sostenibilità
Oggi l’azienda può contare su veicoli Iveco capaci di un’autonomia praticamente raddoppiata – fino a 1.600 chilometri – ma anche su due stazioni di rifornimento LNG – una di proprietà, a Piacenza, e l’altra a Gubbio tramite una partecipazione consortile – che vanno ad implementare una rete di circa 50 impianti diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale, a dimostrazione che la pratica virtuosa e l’intraprendenza dei primi hanno funzionato da moltiplicatore per le azioni successive e che la strada verso la sostenibilità è stata seguita da tutti i players del settore dei trasporti.
“LC3 nasce nel 2009, nel periodo di maggiore crisi – ha affermato Mario Ambrogi – Il contesto era difficile, ma a me piacciono le sfide, così abbiamo deciso di diversificarci, predisponendo un servizio di trasporto orientato alla sensibilità ecologica. Il progetto ha incontrato il favore di importanti clienti e costruttori che, come noi, hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal settore green, volano di sviluppo, in grado di assicurare occupazione e competitività. La mission di LC3, che coniuga la tutela dell’ambiente con la necessità di spostare le merci in modo rapido ed economico, ha conquistato e continua a conquistare i colossi della grande distribuzione ed alcune delle più importanti multinazionali italiane ed europee”.
Dal metano al biometano, passando per l’azoto liquido
“Siamo sempre stati consapevoli di come, nel nostro settore, l’approccio a una politica ecosostenibile, unita all’utilizzo della miglior tecnologia disponibile sul mercato, sia decisivo per migliorare la qualità dell’aria – ha aggiunto Michele Ambrogi – Nel 2014 siamo stati i primi in Italia a percorrere le rotte nazionali ed internazionali con gli Iveco Stralis LNG, ovvero alimentati metano liquido, prezioso alleato nella riduzione degli inquinanti. Poi siamo stati pionieri nell’utilizzo dell’azoto liquido per gli impianti di refrigerazione dei semirimorchi con temperatura controllata, una tecnologia a zero emissioni di gas serra e particelle inquinanti e a zero rumore. Oggi con il biometano aggiungiamo un ulteriore tassello al percorso avviato per minimizzare le emissioni, contribuendo in modo responsabile, alla conversione ecologica del mondo dei trasporti”.
Oggi l’obiettivo si fa ancora più importante e l’azienda ha scelto di puntare alla nuova frontiera del biometano, che impiegherà a partire dai primi mesi del 2020 come fonte di energia pulita e rinnovabile. Un progetto al quale LC3 stava lavorando da tempo e che consentirà di ridurre ulteriormente le emissioni nocive in atmosfera, rispetto agli ottimi risultati già raggiunti.
Come testimoniano i numeri: nel triennio 2016-2018 i trucks alimentati a LNG, forniti da Iveco, partner strategico dell’azienda nello sviluppo della flotta green, hanno risparmiato all’ambiente 2,9 tonnellate di CO2, 3,2 tonnellate di ossidi di azoto e 1,6 tonnellate di polveri sottili. Con il biometano, carburante per il quale i veicoli Iveco sono già predisposti, i valori di CO2 saranno abbattuti ulteriormente fino al 95 per cento.
LC3, a gas il 60 per cento della flotta
Lungimiranza, spirito imprenditoriale e capacità di creare partership solide e vincenti, sono solo alcuni dei fattori che hanno permesso la crescita di questa società sempre più verde e al passo con le nuove tecnologie, che può vantare un fatturato quasi triplicato nel primo decennio di vita, un team che dai 180 dipendenti degli esordi è cresciuto fino agli attuali 320, un parco mezzi di 190 camion, con una percentuale di veicoli alimentati a gas naturale – interamente Iveco – pari al 60 per cento.
L’azienda di Gubbio, che con Iveco condivide anche l’attitudine a restare in continuo movimento adattandosi velocemente ad un mercato che cambia costantemente, ha presentato un nuovo piano di investimenti che prevede nuove assunzioni, l’ampliamento della flotta e l’apertura di nuove filiali. Queste ultime andranno ad affiancare le nove già distribuite nel Centro e Nord del Paese, oltre al polo logistico di Piacenza e al quartier generale di Gubbio, nell’ottica di migliorare la copertura della rete stradale nazionale ed internazionale.