Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato per il biennio 2020/2021 oltre 122 milioni di euro di contributi a favore degli investimenti delle imprese di autotrasporto.

Lo stanziamento è stato inserito nel decreto 203 del 12 maggio 2020, attualmente in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Saranno finanziabili gli acquisti effettuati esclusivamente dopo la sua entrata in vigore. Le modalità e le procedure per presentare la domanda di accesso ai contributi saranno fornite successivamente, come già avvenuto con gli investimenti 2019, tramite un Decreto Dirigenziale.

La notizia arriva a pochi giorni dalla pubblicazione di altri due decreti di pagamento, inerenti agli investimenti del 2017.

Ecco il commento di Amedeo Genedani, Presidente di Unatras e di Confartigianato Trasporti.

“E’ sicuramente positivo l’incremento della dotazione degli incentivi nella nuova programmazione del MIT.  L’associazione di categoria “lavora a questo progetto già da due anni. Finalmente, vede realizzare la proposta di istituzione di un fondo nazionale per il rinnovo delle flotte. A questa, sarà importante dedicare risorse anche in futuro, per traguardare la transizione ecologica nel settore dell’autotrasporto”.

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Investimenti 2020-2021, gli importi previsti e le tipologie di veicoli

Disponibili risorse pari a € 122.255.624 per gli investimenti nel settore dell’autotrasporto, grazie al provvedimento del 12 maggio. La somma è composta, rispettivamente, da: € 18.155.624 quali residui dell’annualità 2019; € 42.100.000 per l’annualità 2020 e €62.000.000 per l’annualità 2021.

Confartigianato Trasporti ha poi riassunto la modalità con cui i 122 milioni di risorse disponibili sono stati suddivisi, in base alle diverse tipologie di veicoli che rientrano nel provvedimento:

  • 46,4 mln per veicoli a trazione alternativa (LNG, CNG, Ibrida e Full Electric);
  • 44,1 mln per rottamazione e contestuale acquisizione di veicoli euro VI e veicoli commerciali leggeri;
  • 29,2 mln per rimorchi e semirimorchi per trasporto combinato ferroviario e marittimo;
  • 2,4 mln per casse mobili

I nuovi massimali per tipologia

Invece, i nuovi massimali di contributo previsto per ciascun veicolo acquistato sono di:

  • 20 mila euro per i veicoli a trazione alternativa (LNG) di massa superiore a 16 tonn; il contributo è aumentato di 2 mila euro se viene dimostrata la radiazione per rottamazione di veicoli obsoleti;
  • 15 mila euro per ogni veicolo euro VI di massa superiore a 16 tonn.;
  • 10% del costo di acquisizione dei rimorchi e semirimorchi per il combinato per medie imprese, percentuale che sale al 20% per le piccole imprese, con un tetto di 5 mila euro per ogni rimorchio/semirimorchio;
  • per le grandi imprese euro 1.500 per ogni rimorchio/semirimorchio;
  • 8,5 mila euro per ogni gruppo di 8 casse mobili e 1 rimorchio/semirimorchio;

Piena disponibilità fino a 2023, pena l’esclusione dagli incentivi

L’importo massimo ammissibile per gli investimenti per singola impresa non può superare € 550.000. Inoltre, i beni acquisiti devono rimanere nella piena disponibilità del beneficiario del contributo fino a tutto il 31 dicembre 2023, pena la revoca del contributo erogato. I contributi sono erogabili fino ad esaurimento delle risorse disponibili per ciascuna delle aree di investimento (tipologie di veicoli e/o allestimenti) previste. Il raggiungimento di tale limite è verificato con aggiornamenti periodici sulle disponibilità residue.

“Nonostante la vetustà del parco veicolare circolante in Italia, la sostenibilità ambientale è stata sposata dalla categoria che sta già facendo la sua parte, ma è imprescindibile – conclude Genedani – che l’impresa di autotrasporto sia al centro delle politiche di incentivazione e venga dotata di tutti gli strumenti economici e normativi per essere in grado di rinnovare il proprio parco con mezzi a bassissime emissioni, più sicuri e tecnologicamente avanzati dei cui benefici si avvarrebbe tutta l’economia.”

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