Marco Berardelli, Managing Director di DKV Italia, ci ha concesso una chiacchierata sulle tante iniziative che negli ultimi anni DKV Mobility propone per diversificare il suo business e dare sempre più opzioni ai suoi clienti. Partendo da ciò che c’è dietro la release di un prodotto, cioè lo studio e l’analisi dei trend legati alla mobilità. L’ultima, solo in ordine di tempo, di queste release è DKV Analytics, uno strumento digitale pensato per consentire una maggiore efficienza nella gestione della flotta, grazie alla disponibilità – all’interno del portale digitale DKV Cockpit – di una lista dettagliata di tutti i centri di costo rilevanti. “Grazie all’ascolto attivo con loro, stiamo andando nella direzione di semplificare la vita degli utenti in termini di user experience grazie all’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di porre sempre il cliente al centro della nostra strategia di sviluppo”, ha commentato Berardelli.

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Marco Berardelli (DKV Italia): si parla di telematica

Con lui, come detto, abbiamo fatto un passo indietro e ripercorso i passaggi che hanno scandito questi ultimi anni per DKV Italia. “L’anno scorso abbiamo lanciato il nostro DKV Box Italia per i veicoli pesanti per il pagamento del pedaggio in Italia. Qualche mese dopo abbiamo lanciato il DKV Box Europa per il pagamento del pedaggio in tutta Europa, Italia compresa, finalmente sostituendo una pletora di dispositivi di varia natura. Sempre nel 2021 abbiamo lanciato DKV Live, primo nostro prodotto di telematica, entrando in questo mercato per la prima volta”.

Quello della telematica è un settore popolato e molto competitivo. Che risultati sta ottenendo DKV e come vengono recepiti i prodotti sul mercato?

“Noi proponiamo i nostri prodotti alle aziende che sono già clienti. Poi c’è il cluster di aziende interessate a testare le novità, anche in forma completamente gratuita, con la possibilità di acquistare in seguito il servizio. Noi siamo orientati a trovare il nostro spazio in un mercato in cui siamo presenti da non molto tempo. I prodotti afferenti alla digitalizzazione e all’analisi dei dati sono sicuramente centrali nella mobilità del futuro. Al momento non facciamo analisi dei dati, ma stiamo identificando aziende sul territorio europeo per poterle eventualmente acquisire o promuovere delle partnership: i clienti chiedono sempre più un pacchetto completo e integrato”.

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Lo stand di DKV all’ultima edizione del Transpotec a Milano

Parliamo di sostenibilità. Come si sta muovendo DKV?

“La carta per la ricarica elettrica, lanciata qualche anno fa, aggiunge un’opzione alle carte che permettono di fare rifornimento di gasolio e benzina. Parlando di elettrico, oggi abbiamo oltre 24mila punti di accettazione in Italia e presto lanceremo anche un servizio per la ricarica a casa o in deposito. A noi pare chiaro che la mobilità elettrica sarà una sfida importante specialmente nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri e, per ciò che riguarda i truck, soprattutto per la distribuzione regionale.

In parallelo, siamo presenti anche su altre tecnologie orientate alla sostenibilità come il CNG e l’LNG. La nostra forza quindi è quella di esserci un po’ su tutti i fronti, con grande semplificazione in termini di supply chain e anche amministrativa. E per il futuro, la nostra bussola sono gli studi che conduciamo sia come casa madre che come filiale italiana”.

Analizzare per comprendere

Ci spieghi meglio…

“Le analisi ci servono a comprendere quali saranno i trend tecnologici per i prossimi anni. Dai nostri studi, per esempio, emerge una stabilizzazione dell’LNG, un incremento molto forte del gas naturale compresso (CNG) fino al 2025-2030, una leggera diminuzione dell’utilizzo dei carburanti fossili e, a partire dal 2030, un’espansione del rifornimento di idrogeno per i mezzi pesanti soprattutto. Non a caso, stiamo già lavorando adesso al network per l’idrogeno, sia su scala europea che su scala italiana. L’obiettivo è iniziare a offrire un servizio anche sull’idrogeno entro i prossimi due anni, all’inizio ovviamente con una copertura piuttosto limitata. Poi ci sono i megatrend che indirizzano la nostra, di ricerca”.

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Quali megatrend state seguendo, nello specifico?

“Digitalizzazione, quindi tecnologie contactless e cashless attraverso i dispositivi digitali; telematica; sostenibilità ambientale. La carta Climate che abbiamo lanciato qualche anno, per esempio, permette di compensare le emissioni di CO2 attraverso investimenti su progetti di sostenibilità ambientale certificati.

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