Interporto Padova: primo ‘Fast Corridor’ doganale del sistema produttivo veneto
Lo scorso mercoledì 12 dicembre è stato presentato all’Interporto di Padova il Fast Corridor ferroviario doganale tra il Porto di La Spezia e il terminal padovano, il primo del genere in tutto il nord-est. Il servizio che è già attivo da qualche mese, ha superato la fase sperimentale ed è oggi pienamente operativo, permette ai container in […]
Lo scorso mercoledì 12 dicembre è stato presentato all’Interporto di Padova il Fast Corridor ferroviario doganale tra il Porto di La Spezia e il terminal padovano, il primo del genere in tutto il nord-est. Il servizio che è già attivo da qualche mese, ha superato la fase sperimentale ed è oggi pienamente operativo, permette ai container in importazione sbarcati a La Spezia di espletare le pratiche doganali all’Interporto di Padova anziché in porto con un risparmio medio nei tempi di resa finale al cliente di un giorno e mezzo. In pratica è come se il terminal di Interporto Padova fosse una banchina in più del Porto di La Spezia.
Alla presentazione hanno preso parte anche il sindaco di Padova, Sergio Giordani, il consigliere provinciale, Vincenzo Gottardo, e il direttore di Padova Promex, Franco Conzato, per la Camera di Commercio, in qualità dei soci di Interporto Padova Spa. “Desidero sottolineare che questo ‘corridoio veloce’ è il coronamento tecnologico che si abbina perfettamente alle migliori relazioni intermodali con uno dei porti più importanti del nostro Paese – ha commentato il presidente di Interporto Padova Sergio Gelain – non è un caso che proprio l’operatore, cioè il gruppo Contship, che più ha nel suo dna la vocazione al traffico ferroviario, abbia contribuito con noi allo sviluppo anche commerciale di questa nuova opportunità”.
Ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privat0
“Sono molto contento dell’attivazione di questo corridoio che fa capo ad un Interporto pubblico quale è quello di Padova, la dimostrazione concreta che abbiamo anche un ‘pubblico’ che funziona e anche bene – ha commentato il direttore della Agenzia delle Dogane di Veneto e Friuli Venezia, Giulia Franco Letrari – Posso aggiungere che come Dogane crediamo molto in questa iniziativa, perché vogliamo essere di aiuto alle imprese e non di ostacolo, come purtroppo in passato siamo stati percepiti. E’ un ottimo esempio di collaborazione tra soggetti pubblici e privati che utilizzando le opportunità offerte oggi dall’information technology, migliorano significativamente un servizio alle imprese. Mi auguro che altri corridoi simili possono essere attivati a breve con Padova”.
Stefano Morelli, general manager di Contship Italia Group, il terminalista marittimo che con la propria impresa ferroviaria privata ha per primo attivato il servizio di fast corridor con Padova grazie ai collegamenti giornalieri tra l’Interporto e La Spezia, ha spiegato: “Abbiamo creduto da subito in questo servizio che aggiunge efficienza al segmento finale di trasporto delle merci. Per gli spedizionieri doganali è facilissimo usufruire di questo servizio basato sul tracciamento elettronico delle merci, basta indicare i contenitori interessati al servizio almeno 4 giorni prima dell’arrivo della nave in porto. In questo modo saranno attivate tutte le procedure informatiche che permettono, da un lato di monitorare il container nel suo viaggio ferroviario, dall’altro trasferire alla dogana competente per destinazione le pratiche relative“.
L’efficienza della logistica è un obiettivo comune
“E’ del tutto evidente che in questo modo i container escono più velocemente dai porti con un beneficio sia per il porto stesso che per il destinatario finale – ha commentato il direttore generale di Interporto Padova, Roberto Tosetto – Questo servizio va nella direzione che abbiamo intrapreso da tempo, quella di aumentare la nostra efficienza operativa, non solo per avere migliori performance aziendali, ma anche per fornire agli operatori logistici e alle imprese manifatturiere, servizi più efficienti e puntuali. Va in questa direzione l’installazione delle gru elettriche a portale nel terminal che ci permette, a parità di superficie, una maggiore capacità massima del terminal, migliore gestione dei piazzali, costi più bassi per ogni ‘tiro’ della gru. E anche libera spazi per la movimentazione e la sosta, non solo dei container marittimi, ma pure dei semirimorchi e delle casse mobili come chiede sempre di più oggi il mercato”.
Soddisfazione per l’avvio del servizio anche da parte del rappresentante dei doganalisti padovani, Walter Signorelli, del direttore della Dogana di Padova, Nicola Tabacchi, e dei numerosi spedizionieri presenti. La giornata si è conclusa con una illustrazione dello studio “Analisi sulle modalità di movimento delle merci nell’area veneta” commissionato da Interporto Padova ad una equipe di studiosi guidati dal Prof. Riccardo Rossi dell’Università di Padova. Lo studio, che sarà pronto nell’estate prossima, è oggi nella fase di raccolta dei dati di mobilità attuali, fondamentale per poi ipotizzare e modellizzare interventi e soluzioni sulle criticità emerse. Un lavoro complesso reso ancora più difficile dalla scarsità di dati attendibili a disposizione e alla loro difficile reperibilità. Un tema sul quale riflettere, quando vogliamo fare scelte ponderate in tema infrastrutturale.