“Serve un Piano Nazionale per la messa in sicurezza del Paese”: è la richiesta che avanza la Confael, dopo che è emerso che la Procura di Venezia avesse acquisito da un anno la documentazione sul pessimo stato di manutenzione del cavalcavia Rizzardi di Mestre, teatro del tragico incidente in cui hanno perso la vita 21 persone.

“Purtroppo, il cavalcavia di Mestre non è l’unica infrastruttura italiana che versa in pessime condizioni di manutenzione – sottolinea Domenico Marrella, segretario generale della Confael, Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori. “Dobbiamo constatare che oggi le nostre strade non sono sicure. Utilizziamo infrastrutture che hanno magari cinquanta o sessant’anni, in passato abbiamo avuto altri incidenti del genere e, se non si interviene immediatamente, ne potrebbero accadere di altri”.

Secondo il numero uno dalla Confael, è necessario varare quindi un piano nazionale per la messa in sicurezza del Paese. “Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini deve convocare tutte le parti sociali intorno a un tavolo, perché è necessario un impegno maggiore da parte di ogni soggetto e ognuno deve essere coinvolto attivamente. Nel più breve tempo possibile è necessario ispezionare ogni centimetro di ponti, gallerie, cavalcavia e viadotti. E si deve intervenire ovunque sia necessario. Perché non è accettabile che la gente muoia per andare a lavorare o quando è in viaggio di nozze”.

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