Lo scorso 20 aprile una ciclista di 39 anni, madre di una bambina di 6, è morta dopo essere stata investita da una betoniera in pieno centro a Milano, in corso di Porta Vittoria all’incrocio con via Sforza. Nonostante il pronto arrivo dei soccorsi, per la donna non c’è stato nulla da fare. L’autista della betoniera, un 53enne negativo all’alcol test, si è subito fermato ed era sotto shock per quanto successo.

Detto della gravità dell’accaduto e del cordoglio per la morte di una giovane madre, c’è da chiedersi se e come sia possibile contribuire a ridurre il rischio di eventi di questo tipo, quanto meno in pieno territorio cittadino: diverso è il discorso per gli incidenti che coinvolgono mezzi pesanti e veicoli come le biciclette, talvolta difficili da vedere per gli autisti, sugli svincoli autostradali e nelle strade extraurbane. Viene naturalmente da pensare al caso del povero Davide Rebellin, l’ex campione di ciclismo ucciso pochi mesi fa nello scontro con un camion mentre si allenava in Veneto.

Da Sala cordoglio per la ciclista investita da una betoniera

A Milano, il sindaco Sala ha subito diffuso una nota, che si apre con un pensiero alla famiglia della vittima e che poi fa una proposta per il futuro. Come ha sintetizzato il Corriere della Sera, i mezzi pesanti in centro a Milano potranno essere presto regolamentati e limitati, dopo due recenti incidenti in cui ciclisti sono stati uccisi da camion. Sala si è insomma riferito al cosiddetto “modello Londra” per Milano, dove i mezzi pesanti che entrano in città dovranno dotarsi di specchietti parabolici, videocamere per gli angoli ciechi, sensori di prossimità, dispositivi sonori avvisa-svolta e parapetti di protezione anti-investimento. Insomma, una pletora di ADAS, molti dei quali sono disponibili come opzione solo sui modelli di truck più avanzati. Viene così da chiedersi che cosa ne sarebbe di coloro che guidano un camion non nuovissimo, ma comunque ammesso dalle normative ad affrontare il traffico urbano.

L’assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, ha sottolineato che la regolamentazione dei mezzi pesanti in città sarebbe auspicabile a livello nazionale con una modifica del Codice della strada. Nel frattempo, il Comune di Milano studierà la possibilità di introdurre l’obbligo nelle regole di circolazione delle zone a traffico limitato come Area B e Area C. Il consigliere comunale della Lista Sala Marco Mazzei, infine, ha proposto di limitare la circolazione dei mezzi pesanti in città solo di notte o di giorno solo se dotati di sensori che avvisano di altri utenti in strada nei cosiddetti “angoli ciechi”. L’ampliamento delle ciclabili, delle aree 30 e delle strade scolastiche farà parte delle misure per rendere la città sempre più sicura.

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