Riforma del PRA: la lunga attesa dei decreti attuativi
Che sia la volta buona per superare il doppione italico costituito da Pra e Motorizzazione? È quanto prevede la riforma della Pubblica Amministrazione, nota anche come legge Madia, che ha assegnato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti il compito di rilasciare sia il certificato di proprietà che il libretto di circolazione. L’obiettivo è di tagliare […]
Che sia la volta buona per superare il doppione italico costituito da Pra e Motorizzazione? È quanto prevede la riforma della Pubblica Amministrazione, nota anche come legge Madia, che ha assegnato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti il compito di rilasciare sia il certificato di proprietà che il libretto di circolazione.
L’obiettivo è di tagliare i costi: i cittadini versano ogni anno al Pra oltre 230 milioni di euro, di cui quasi la metà servono per pagare il personale. In molti speravano nella rimozione del PRA, dati i costi esponenziali di un servizio sostanzialmente analogo, in termini di funzioni, alla Motorizzazione civile.
Ma per vedere realizzata la novità bisognerà aspettare ancora un pò di tempo. La riforma richiede necessariamente una serie di decreti attuativi il cui iter potrebbe facilmente essere prolungato oltre i 18 mesi previsti dalla nuova legge per realizzare i principi e i criteri direttivi espressi nella delega.