La flotta circolante con LNG (gas naturale liquefatto) è in una situazione di stallo: 2.500 i mezzi del parco circolante praticamente bloccati. La situazione, causata dal mancato approvvigionamento di LNG proveniente dal porto di Marsiglia, in subbuglio ormai da mesi per gli scioperi contro la riforma delle pensioni di Macron.  La richiesta complessiva italiana, che si aggira intorno alle 100 mila tonnellate l’anno, non riesce ad essere soddisfatta dai circa 60 distributori di LNG presenti sul territorio nazionale poiché tra loro pochissimi riescono a garantire un flusso perlomeno accettabile. Questo impasse arriva in un momento di grande espansione del settore LNG, con numerose aziende di trasporti che stanno investendo sul metano e il biometano per aggiornare le proprio flotte, in ottica di sostenibilità ambientale, tematica fondamentale con il Green New Deal globale ormai alle porte.

impianti LNG

I nuovi impianti LNG e il primato italiano

Il nodo della situazione, in questo momento tutt’altro che rosea, potrebbe però finalmente sciogliersi: nel 2020 e nei primi anni del nuovo decennio saranno 20 gli impianti autorizzati che produrranno bioLNG, usando sottoprodotti agricoli, reflui zootecnici, colture di secondo raccolto, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai fornitori esteri. Come già dicevamo qualche giorno fa i progetti degli impianti, se finalizzati,garantirebbero una capacità produttiva da 3 a 30 tonnellate al giorno e, di fatto, renderebbero l’Italia il primo paese al mondo per numero di impianti di questo tipo. Si tratterebbe di un traguardo incoraggiante in un Paese in cui l’86% delle merci viaggia su gomma e i trasporti rappresentano circa il 24% delle emissioni complessive.

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Parole confortanti dal Consorzio Italiano Biogas

Dati ripresi e commentati da Piero Gattoni, presidente del CIB (Consorzio Italiano Biogas): “In questo contesto la notizia che le aziende agricole nostre socie hanno in progetto la costruzione di 20 impianti di liquefazione del biometano, alcuni già autorizzati e altri in via di autorizzazione, assume un valore strategico e di ulteriore affermazione del modello circolare”. “Il lavoro svolto dal Consorzio Italiano Biogas – ha poi proseguito Gattoni – al fianco delle categorie produttive e in costante dialogo con la politica, ha contribuito attivamente nel raggiungimento di questo grande successo. La scelta di costruire 20 impianti di bio-LNG è un piccolo, ma significativo passo in avanti verso un mix energetico rinnovabile e 100% Made in Italy”.

“E’ necessario sviluppare un’alternativa credibile, sostenibile dal punto di vista ambientale e che permetta al contempo di aumentare la competitività delle nostre aziende. Presto, l’Italia sarà in grado di superare i casi di blocco dei rifornimenti grazie al contributo di risorse rinnovabili provenienti dalla nostra agricoltura, asset strategico per la decarbonizzazione dei trasporti. All’approfondimento di queste nuove opportunità offerte dall’agricoltura fatta bene sarà dedicata la sesta edizione di Biogas Italy 2020, che si terrà dal 5 al 6 marzo a Milano e che per l’occasione abbiamo intitolato Green Possible. Nuove energie per nuovi mercati”, ha poi concluso Gattoni.

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