Il Mit ha istituito la Commissione nazionale per il dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto con cui è stata istituita per la prima volta presso il Mit la Commissione nazionale per il dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale. Tra le prime sfide che dovrà affrontare ci saranno sicuramente tutte le […]
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto con cui è stata istituita per la prima volta presso il Mit la Commissione nazionale per il dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale. Tra le prime sfide che dovrà affrontare ci saranno sicuramente tutte le opere che verranno finanziate dai fondi di 209 miliardi in arrivo con il Recovery Fund, la cui pianificazione (“Recovery Plan”) è in corso di svolgimento in questi giorni in un serrato dibattito parlamentare che vede contrapposte le anime della maggioranza.
Mit, una Commissione per il dibattito sulle infrastrutture del futuro
La Commissione è chiamata a monitorare lo svolgimento della procedura di dibattito pubblico, il rispetto della partecipazione di tutte le realtà interessate, nonché un’idonea e tempestiva pubblicità ed informazione sui progetti.
Presieduta da Caterina Cittadino – consigliere della Presidenza del consiglio dei ministri e attualmente alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione – nominata dal Mit, è composta da rappresentanti delle amministrazioni coinvolte a vario titolo nella filiera decisionale delle grandi infrastrutture nazionali, incluse Regioni ed enti locali, e garantirà la migliore condivisione a livello territoriale su scelte strategiche per il Paese.
Dunque una concertazione che andrà a favorire la pluralità di opinioni e aiuterà il dibattito tra le parti. Tra le componenti della Commissioni ci saranno infatti: due rappresentanti, di cui uno con funzioni di Presidente, designati dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; tre rappresentanti designati dal Presidente del Consiglio dei Ministri; cinque rappresentanti ciascuno designato, rispettivamente, dal Ministro dell’ambiente della tutela del territorio e del mare, dal Ministro della giustizia e dal Ministro della salute; cinque rappresentanti nominati dalla conferenza unificata, di cui due in rappresentanza delle regioni, uno dall’unione delle Province d’Italia e due dall’associazione Nazionale dei Comuni Italiani.