Il fermo dell’autotrasporto? Slittato a fine settembre
Alla fine Toninelli si è deciso a convocare le associazioni al Ministero. L’incontro si è svolto il 26 di luglio, e non è stato esattamente un trionfo. «Un incontro interlocutorio che non soddisfa le richieste degli autotrasportatori. Attendiamo gli esiti del tavolo di confronto con la categoria annunciato dal Ministro», ha freddamente commentato il Presidente […]
Alla fine Toninelli si è deciso a convocare le associazioni al Ministero. L’incontro si è svolto il 26 di luglio, e non è stato esattamente un trionfo. «Un incontro interlocutorio che non soddisfa le richieste degli autotrasportatori. Attendiamo gli esiti del tavolo di confronto con la categoria annunciato dal Ministro», ha freddamente commentato il Presidente di Unatras, Amedeo Genedani. «Abbiamo illustrato al Ministro Toninelli e al Sottosegretario Rixi le problematiche del settore, prima fra tutte il taglio alle deduzioni per le spese documentate. Nonostante l’assenza di risposte concrete alle questioni poste da Unatras, apprezziamo la disponibilità del Ministro Toninelli».
«Toninelli si è impegnato a lavorare con il Ministero dell’Economia al fine di reperire risorse aggiuntive per aumentare gli importi delle deduzioni forfettarie 2017 e ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto per individuare soluzioni da attuare in tempi brevi nell’ interesse degli autotrasportatori e dell’economia del Paese. A fronte di questo impegno del Ministero, Unatras ha deciso il differimento all’ultima settimana di settembre del fermo nazionale previsto dal 6 al 9 agosto», chiude Genedani.
Da Conftrasporto e Fiap trapela soddisfazione
L’incontro ha evidenziato qualche divergenza all’interno di Unatras – non che sia una gran novità. Il commento di Paolo Uggé, Vicepresidente di Conftrasporto, è infatti nettamente più favorevole rispetto a quello di Genedani, con tanto di stoccata finale per i colleghi: «Se volessi utilizzare una espressione che si usa nel mondo della cinematografia dovrei dire: buona la prima. Disponibilità ad ascoltare e a comprendere le ragioni dell’autotrasporto. Chi si attendeva qualcosa di diverso o non ha ancora compreso in che mondo vive oppure ha dovuto cercare una via d’uscita rispetto alle soluzioni che aveva promesso».
Si accoda il Segretario Fiap, Silvio Faggi: «È stata una apertura al dialogo, che non poteva essere da subito risolutiva. La lista delle questioni aperte è lunga, a partire dalle deduzioni forfettarie delle spese non documentate, il contingentamento dei transiti in Austria, i trasporti eccezionali, il Pacchetto Mobilità Ue, i tempi di pagamento, fatturazione elettronica anche per l’extra rete, il mancato rispetto di leggi attive».
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