Il caso Padborg, autisti ridotti in schiavitù pagati 2 euro all’ora
In Danimarca si vuole voltare pagina e, a un anno di distanza, impedire che si ripetano casi come quello dei duecento autisti reclutati tra le Filippine e lo Sri Lanka che, pagati 15 corone (2 euro) all’ora, vivevano in condizioni igieniche terribili in un accampamento alle spalle del terminal dei traghetti di Padborg. Innanzitutto i […]
In Danimarca si vuole voltare pagina e, a un anno di distanza, impedire che si ripetano casi come quello dei duecento autisti reclutati tra le Filippine e lo Sri Lanka che, pagati 15 corone (2 euro) all’ora, vivevano in condizioni igieniche terribili in un accampamento alle spalle del terminal dei traghetti di Padborg.
Innanzitutto i responsabili della società di trasporti Kurt Beier Transport che li avevano assunti, dopo essere stati denunciati dal sindacato Fagbladet 3F, sono stati imputati di «traffico di esseri umani» e di «riduzione in schiavitù». Dopodiché nel Folketing (Parlamento) di Copenaghen si è insediato il ‘comitato Padborg’ dal quale dovrà scaturire la revisione della normativa sui salari minimi per impedire il dumping sociale.
«Il caso degli autisti stranieri costretti a lavorare per salari da fame – ha sottolineato il Ministro del Lavoro, Peter Hummelgaard, al momento dell’avvio dei lavori del comitato – non è solo inaccettabile per le condizioni in cui queste persone lavoravano. Ma anche fondamentale per chiudere la strada all’idea che si possa ricorrere a simili stratagemmi: si comincia con gli autisti e poi a poco a poco si riducono i salari e si peggiorano le condizioni di lavoro a tutti gli altri».
Dumping sociale: basta parole, servono i fatti
Il Ministero ha poi ribadito come la Danimarca non abbia una legislazione sui salari minimi perché, da sempre, sono i datori di lavoro e i dipendenti stessi a negoziare i contratti. Per evitare però che questi sotterfugi e il cabotaggio con targa straniera spalanchino le porte al dumping sociale, politica e sindacato, attraverso il comitato Padborg, intendono impedire che gli autisti siano sottopagati, che siano al volante di camion con targa danese o straniera non importa.
Secondo il presidente del sindacato 3F Transport, Jan Villadsen: «La nuova legge deve garantire che i conducenti che vengono in Danimarca debbano guidare nelle stesse condizioni in cui lavorano anche i trasportatori danesi. Molte aziende già lo fanno, ma noi vogliamo che la norma ci garantisca che ciò in futuro avverrà nel cento per cento dei casi».