Il camion non si ferma mai. Anche nel cantiere del circuito di Misano
Camion. Non solo nei trasporti essenziali. Anche nei cantieri come quello del circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico continua la sua opera incessante al servizio della comunità. Chiamato a uno sforzo di non poco conto nella gestione del contenimento del Covid-19, il mondo dell’autotrasporto ha visto finalmente riconosciuta la sua importanza, insieme a quello della […]
Camion. Non solo nei trasporti essenziali. Anche nei cantieri come quello del circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico continua la sua opera incessante al servizio della comunità. Chiamato a uno sforzo di non poco conto nella gestione del contenimento del Covid-19, il mondo dell’autotrasporto ha visto finalmente riconosciuta la sua importanza, insieme a quello della logistica, come elemento fondamentale per la garanzia di servizi e rifornimenti, nonché per la coesione sociale della nazione.
Camion, opera incessante anche in settori meno visibili
Camion. Ruolo che è stato affrontato con molte difficoltà, fra aree di servizio non sempre operative, bagni sporchi o chiusi, pasti caldi introvabili. Compito complesso che ha visto i veicoli industriali garantire non solo le filiere produttive alimentari, primo e più urgente fabbisogno del momento, ma anche altri settori meno ‘visibili’ almeno sui media. Oltre alle produzioni ritenute fondamentali per affrontare le emergenze sanitarie, il mondo del trasporto ha dovuto affrontare anche altri impegni. Impegni più diffusi di quanto tutti noi possiamo immaginare. È così che la logistica di molti cantieri è stata affrontata con lo stesso impegno richiesto per fabbriche e supermercati. E, anche in questo campo, oltre ai grandi lavori con una forte carica evocativa come la costruzione del nuovo ponte a Genova, ce ne sono altri che procedono in tutta Italia.
L’autodromo internazionale di Misano Adriatico
Siamo dunque andati nel cantiere per il rifacimento della pista dell’Autodromo internazionale di Misano Adriatico. Cantiere che ha richiesto una forte presenza di mezzi di trasporto e camion sia nella fase di rimozione, tramite fresatura, del tappeto di usura, sia nella successiva fase di asfaltatura. Quest’ultima, in particolare, ha richiesto l’alimentazione di tre finitrici Sumitomo che hanno lavorato in parallelo per garantire l’uniformità di stesa.
Ritmi di lavoro molto intensi che sono durati quattro giorni per completare i 4.226 metri di lunghezza del circuito. Circa 150 carichi al giorno che, per fornire un’alimentazione costante alle macchine di stesa, hanno richiesto l’impegno di alcune decine di veicoli. Che hanno effettuato un continuo ‘vai e vieni’ fra l’autodromo e gli impianti di carico della Frantoio Fondovalle di Marano sul Panaro (Modena), azienda fornitrice dei conglomerati bituminosi. Mentre la stesa è stata curata dalla Arletti Pavimentazioni stradali di Modena in collaborazione con la Bfg di Villanova Mondovì (Cuneo). Due aziende specializzate in lavori complessi.
Specialisti di autodromi in tutto il mondo
Arletti, specializzata nella realizzazione di autodromi in tutto il mondo, poco prima di questo cantiere aveva realizzato, sempre con Bfg, la nuova pavimentazione dell’Autodromo del Mugello. Specializzazione nata non a caso proprio a Modena, nella ‘terra dei motori’, dove l’economia locale è fortemente interconnessa con l’industria automobilistica e, più in generale, con quella della tecnologia meccanica. Sinergia che vede protagonista anche il mondo dell’autotrasporto, fondamentale nel garantire a tutte le imprese il corretto funzionamento dei cicli produttivi. Siano essi il motore di una Ferrari o, come nel caso di Misano Adriatico, la pista di un autodromo destinata alle più importanti gare internazionali. Anche in questo caso la puntualità garantita dagli autotrasportatori è al servizio di tutti.