Elettrificazione per i veicoli commerciali leggeri, idrogeno per i pesanti stradali destinati al medio e lungo raggio. Per quanto riguarda il trasporto merci, la transizione energetica verso la quale il settore si sta incanalando è in questa sintesi. Tuttavia, mentre la famiglia dei light van full electric cresce costantemente e pure a buon ritmo, per l’idrogeno siamo ancora ai proclami, o poco più. Anche considerata la complessità della logistica infrastrutturale che questa tecnologia richiede, c’è ancora molto da fare. Occorre infatti sviluppare la filiera produttiva e quella della distribuzione, oggi sostanzialmente ai minimi termini, per non dire, almeno in Italia, quasi inesistente. Ma anche verificare nel merito l’applicazione di questa tecnologia al veicolo pesante, valutandone competitività e rendimento nel medio e lungo termine, anche sotto il profilo dei costi operativi. Siamo insomma ai primi passi, anche se la strada è tracciata e tra i big del camion la corsa è già scattata. E Hyundai, come abbiamo già avuto modo di vedere, non intende farsi cogliere impreparata.

Ma Hyundai è già un passo avanti

Ed è così che in Svizzera, dunque poco lontano dai nostri confini, la coreana Hyundai, nell’ambito di un programma in cui è coinvolto anche il produttore elvetico di idrogeno H2 Energy, con il quale è stata creata la joint-venture Hyundai Hydrogen mobility, già dallo scorso anno sta facendo viaggiare i suoi XCient Fuel cell. Inizialmente una flotta di 46 esemplari in versione autocarro 4 per 2, che complessivamente hanno percorso oltre 750 mila chilometri, riducendo di circa 585 tonnellate le emissioni di carbonio rispetto alle corrispondenti versioni con motore endotermico.

«Hyundai sta sfruttando più di vent’anni di esperienza nella tecnologia delle celle a combustibile per promuovere la sua visione di una società ecocompatibile a idrogeno», spiega Jay Chang, Ceo e presidente della Commercial vehicle division di Hyundai Motor company. Nel programma della casa coreana c’è l’impegno a destinare altri 140 XCient Fuel cell all’Europa entro il 2021, per poi metterne su strada 1.600 pezzi entro il 2025.

Hyundai

Anche il tre assi accanto al carro 4 per 2

Intanto, lo Hyundai XCient Fuel cell si rinnova grazie a un look più accattivante dove spiccano la calandra con motivo a ‘V’ con inserti cromati e gli eleganti motivi blu che intendono sottolineare l’uso di energia sostenibile. Oltre che come autocarro 4 per 2, il model year 2021, in produzione da agosto, è disponibile anche come carro a tre assi 6 per 2. Il pesante coreano dispone di un sistema di celle a combustibile da 180 kilowatt con due pile da 90 kW ciascuna, e un motore elettrico Siemens da 476 cavalli e 228 kgm di coppia. L’idrogeno, 31 chili circa, è stoccato all’interno di sette serbatoi (8-20 minuti il tempo per rifornire a 350 bar). L’autonomia di marcia dichiarata è di circa 400 chilometri.

Cambio Allison a 6 marce Hyundai

XCient Fuel cell model year 2021 viene proposto come autocarro 4 per 2 o 6 per 2 con cabina corta (Day). In entrambi i casi, la lunghezza è di 9.745 millimetri per 2.540 di larghezza e un’altezza massima di 3.900 mm (con spoiler). Classiche le 18 ton per il 2 assi passo 5.130 e le 26 per il 3 assi passo 5.000 più 1.350. Motore elettrico Siemens da 476 cavalli, batterie da 630 V/72 kWh, sistema di celle a combustibile da 180 kW, 7 serbatoi per 31 chili circa di idrogeno, cambio Allison a 6 velocità, XCient Fuel cell adotta freni a disco, retarder e sospensioni pneumatiche. Di serie, Smart cruise control, Front collision assist, Ldw, Ebs e Vdc (Vehicle dynamic control) con Abs incluso.

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