HVO, da un’inchiesta della BBC dubbi sulle materie prime usate per produrre il biocarburante
Secondo l'autorevole testata britannica, parte dell'HVO prodotto in Europa sarebbe realizzato con olio di palma grezzo e non con materiale di scarto, come dichiarato dalle aziende produttrici. L'eventuale utilizzo di olio di palma porrebbe l'HVO in conflitto con la catena alimentare umana e animale, ponendo seri dubbi sulla reale sostenibilità del biocarburante che tanto piace all'autotrasporto.

Un’inchiesta del governo britannico, recentemente rilanciata dall’autorevole BBC, pone seri dubbi sulla provenienza del biocarburante HVO, sempre più utilizzato nel trasporto a lungo raggio e apprezzato anche da padroncini e trasportatori. L’inchiesta d’Oltremanica si concentra sulle materie prime utilizzate per produrre il biocarburante, che potrebbero non essere materie di scarto, bensì olio di palma grezzo.
Uno dei requisiti principali tra quelli dichiarati dai produttori (in Italia il principale è ENI, non coinvolta nell’inchiesta giornalistica, è bene ribadirlo) è la non conflittualità dell’HVO con la catena alimentare umana e animale. In altre parole, la produzione del biocarburante non deve togliere risorse al processo di produzione del cibo per persone o animali.
L’inchiesta della BBC sulla produzione di HVO in Europa
L’inchiesta made in UK è partita da ciò che è risaputo, cioè dalla scarsa disponibilità di materie prime con cui realizzare l’HVO. La BBC scrive di aver parlato con fonti interne al mondo dell’industria e di aver avuto accesso a dati che attesterebbero l’utilizzo di olio di palma grezzo per la produzione di HVO. Il Department for Transport del governo britannico, in seguito all’inchiesta ha dichiarato di “prendere molto sul serio le informazioni che sono circolate” e di aver avviato “verifiche con stakeholders e partner internazionali”.
Nel solo Regno Unito, riporta la BBC, l’utilizzo dell’HVO è cresciuto dagli 8 milioni di litri del 2019 ai quasi 700 milioni di litri attestati nel 2024 proprio a causa della sua natura ‘green’ e della compatibilità con una buona parte dei motori che spingono i veicoli di nuova concezione. Da più parti, l’HVO è ritenuta una valida alternativa al diesel per ridurre le emissioni – in questo caso, dal pozzo alla ruota – di oltre il 90 per cento rispetto al combustibile fossile. In attesa che l’elettrico prenda davvero piede sul mercato o che l’idrogeno superi le tante questioni complesse da affrontare.
Sempre la BBC sostiene di aver esaminato documenti che attesterebbero come la quantità complessiva di scarti del cosiddetto palm sludge oil, che dovrebbe essere utilizzato per produrre HVO, non sarebbe sufficiente per supportare la quantità di HVO immessa attualmente sul mercato.