Guerra in Ucraina, Michelin ferma la produzione in alcune fabbriche in Europa per problemi di logistica
La durata degli stop potrà variare da sito a sito, in base alle specifiche esigenze. Espressa vicinanza alle vittime e avviate procedure per fornire soccorsi umanitari alle popolazioni colpite dal conflitto
Come già accaduto per altri colossi automotive, dal Gruppo Volvo a Daimler Truck, la guerra in Ucraina scoppiata lo scorso 24 febbraio 2022 dopo l’invasione da parte Russa, oltre a riportare l’incubo del conflitto bellico in Europa a ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e aver provocato un esodo biblico dalle proporzioni inaudite (secondo l’UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati, in poco meno di 8 giorni sono già più di un milione), ha stravolto le strategie di buona parte del mondo produttivo ed economico globale. L’ultima azienda in ordine di tempo che ha dovuto rivedere i suoi piani, anche alla luce delle pesantissime sanzioni finanziarie e bancarie che Stati Uniti e Unione Europea hanno imposto all’invasore, è stata Michelin, colosso globale degli pneumatici.
“A causa della crisi attuale, e come molti attori industriali in Europa – si legge nella nota che il produttore ha rilasciato sulle sue piattaforme – il Gruppo Michelin sta anche affrontando grandi problemi logistici e di trasporto per rifornire i suoi stabilimenti e consegnare ai clienti”. Una serie di difficoltà tali da spingere il Gruppo a decidere di fermare la produzione in alcuni stabilimenti europei per alcuni giorni delle prossime settimane, al fine di ottimizzare le operazioni produttive e adattare la gestione dei flussi delle merci dentro e fuori dall’Europa. Tuttavia la specifica durata dei fermi, sottolinea Michelin, varierà da sito a sito, in base alle specifiche esigenze.
Michelin ha comunque precisato che il monitoraggio della situazione prosegue con estrema attenzione a tutti i livelli aziendali, anche manageriali. Il Gruppo, che ha espresso il suo pieno sostegno alle vittime che purtroppo la guerra in Ucraina ha già mietuto, farà tutto il possibile per sostenere i dipendenti colpiti, sostenendo anche le iniziative locali per fornire aiuti umanitari ai rifugiati. In questo contesto in rapida evoluzione, Michelin si sforzerà di limitare l’impatto sul servizio ai nostri clienti. Allo stesso tempo verranno attuate misure appropriate per i dipendenti, in conformità con le normative locali.