Quando è nata Autobahn Gmbh, nel settembre 2018, sembrava che per la Germania fosse arrivato il momento della svolta. Società espressione del Ministero dei Trasporti di Berlino, avrebbe dovuto gestire a livello federale la rete autostradale sia dal punto di vista della manutenzione sia per ciò che riguarda i nuovi progetti. Un colosso da oltre 14mila dipendenti che, una volta per tutte, avrebbe dovuto mettere fine alle diatribe tra i diversi Länder tedeschi su costi, interventi e gestione dei cantieri.

La realtà, però, è diversa. A soli sei anni dalla nascita, come ha rivelato il periodico Welt am Sonntag, non solo la Autobahn Gmbh non ha risolto uno solo dei problemi gestionali della rete autostradale tedesca, ma si è trasformata in una voragine mangiasoldi. Al punto che dal bilancio di previsione per il 2025 si prospetta un buco da oltre un miliardo e mezzo di euro, mentre restano insoluti pagamenti riguardanti il 2024 per svariate centinaia di milioni.

Notizia che ha mandato in bestia le associazioni di categoria degli autotrasportatori tedeschi, visto che la Maut, il pedaggio chilometrico per i camion, nel solo 2024 ha garantito al governo di Berlino la bellezza di non meno di 8 miliardi di euro di introiti. 

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