gasolio

Di mese in mese i dati relativi al costo del gasolio, sia per autotrazione generica che per autotrasporto al netto delle accise, pubblicati dal Mit sulla base degli indicatori del Mise, avevano già fotografato un andamento scostante in tutto il 2020 a cui era seguito un netto aumento del costo tra la fine del 2020 e l’inizio del nuovo anno. E ora la conferma da parte dell’Unione Nazionale Consumatori il prezzo del gasolio negli ultimi tre mesi ha registrato un aumento del +9,4% rispetto al periodo precedente. Non si discosta molto nemmeno il prezzo della benzina, salito a +8,3% sempre nelle tre mensilità appena passate. Con inevitabili ripercussioni anche sul mondo dei trasporti sul quale, tra le altre cose, è calata anche la scure dell’esclusione dei veicoli Euro 3 e Euro 4 dal rimborso accise.

Gasolio, la crescita del prezzo sembra inarrestabile

Una crescita che ora, dopo un 2020 all’insegna del segno meno a causa del crollo della mobilità, sembra inesorabile. Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico appena pubblicati salgono ancora i prezzi dei carburanti, attestandosi a 1,500 euro al litro per la benzina e 1,373 euro per il gasolio.

“Ormai sono inarrestabili i rincari dei carburanti, iniziati a metà novembre – ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. In una sola settimana un pieno da 50 litri è aumentato di 58 cent per la benzina e 61 per il gasolio. In 3 mesi esatti, dal 16 novembre ad oggi, c’è stata un’infiammata dei prezzi dell’8,3% per la benzina e del 9,4% per il gasolio. In valore assoluto si tratta di 11,5 cent al litro per la benzina e 11,8 cent al litro per il gasolio. Su un pieno di 50 litri l’aggravio è di 5 euro e 75 cent per la benzina e 5 euro e 88 cent per il gasolio. Su base annua è pari ad un incremento di spesa per autovettura pari a 138 euro all’anno per la benzina e 141 euro per il gasolio”

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