Una risalita che sembra non avere freni: il prezzo dei carburanti per autotrazione è schizzato alle stelle negli ultimi mesi, complice un iniziale ritorno della mobilità ai livelli pre crisi, dopo il crollo registrato durante i mesi di lockdown nazionale tra marzo e maggio 2020. Ma, nonostante il nuovo calo degli spostamenti dovuti alla recrudescenza pandemica con la terza ondata che ha di nuovo travolto il Paese, il prezzo non ha invertito la tendenza ma, anzi, ha ripreso a salire. Stando alla fotografia scattata dall’Unione Nazionale Consumatori partendo dai dati forniti dal Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) il prezzo del gasolio da inizio anno è cresciuto del 7,7% con un incremento su base annua previsto di 123 euro. Non si discosta molto la benzina che a marzo ha segnato un +7,5% rispetto ai dati di gennaio, con incremento annuale previsto di 130 euro.

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Gasolio, il prezzo sale inesorabilmente

Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico appena pubblicati salgono ancora i prezzi dei carburanti, che si attestano 1,550 euro al litro per la benzina e a 1,421 euro per il gasolio. “Prosegue la corsa dei prezzi dei carburanti che dura senza tregua da metà novembre. In una sola settimana un pieno da 50 litri costa 65 cent in più: 65 cent per la benzina e 64 cent per il gasolio. Dall’inizio dell’anno, in poco più di 2 mesi, un pieno da 50 litri è aumentato di 5 euro e 41 cent per la benzina e di 5 euro e 11 cent per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 7,5% e del 7,7%.

 

Su base annua è pari ad una stangata ad autovettura pari a 130 euro all’anno per la benzina e 123 euro per il gasolio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Se poi partiamo dal 9 novembre, prima che scattassero i rincari, in esattamente 4 mesi c’è stato un balzo del 12,4% per la benzina e del 13,8% per il gasolio. Su un pieno di 50 litri l’aggravio è di oltre 8 euro e 50 cent: 8 euro e 57 cent per la benzina e 8 euro e 62 cent per il gasolio”.

“Su base annua è pari ad una mazzata ad autovettura pari a 206 euro all’anno per la benzina e 207 euro per il gasolio. Ora è più che reale il rischio di una risalita prematura dell’inflazione, a fronte di una crisi economica ancora profonda e drammatica, con incrementi dei prezzi dei beni trasportati su gomma”, conclude Dona.

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