Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano, le tre associazioni attive nel settore del gas naturale per autotrazione, confermano lo sciopero del 4, 5 e 6 maggio. Uno sciopero che era stato annunciato lo scorso 8 aprile durante una conferenza stampa congiunta convocata proprio per denunciare le difficoltà del comparto in seguito al clamoroso aumento dei prezzi dell’energia che ha portato effetti ancora più evidenti proprio nel settore in questione.

Dunque, se non si avranno risposte in merito, gli iscritti alle tre associazioni, nonché gli altri esercenti e associazioni che vorranno partecipare si asterranno dal lavoro da mercoledì 4 a venerdì 6 maggio, rispettando la fascia di garanzia giornaliera dalle ore 7 alle ore 9 del mattino.

Le ragioni dello sciopero nel settore del gas naturale per autotrazione

Come scrivono Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano in una nota congiunta, “il settore del metano per autotrazione dallo scorso ottobre chiede al governo un intervento volto a garantire, come già avvenuto per gli altri carburanti, una riduzione del prezzo al consumo. L’impennata del costo del gas naturale, che da mesi si è abbattuta sul comparto e che si è acuita dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, ha reso insostenibile la situazione per addetti ai lavori e utenti”.

“La conferma dello sciopero del 4, 5 e 6 maggio è un’azione dettata dalla necessità e dall’urgenza di salvaguardare un’eccellenza italiana che tanto ha dato e molto può ancora dare al Paese in termini economici, ambientali e occupazionali. La filiera del metano per autotrazione conta, infatti, nel nostro Paese circa 20.000 addetti, oltre 1.500 punti vendita, 1.100.000 famiglie a basso-medio reddito, autotrasportatori e aziende di trasporto pubblico locale che hanno scelto il metano per la loro mobilità – motivate dall’economicità e dai vantaggi ecologici del gas naturale – e ben un 30% di biometano già distribuito in rete per uso autotrazione”.

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