Francia, camionista viene pizzicato al telefono: multa record da 20.000 €
É successo in provincia di Lione, dove la guida col telefonino ha fatto scattare l'ispezione del cronotachigrafo. Stando a quanto riportato dai media francesi sarebbe la multa più alta del 2021
Nonostante la presenza sempre più massiccia sul mercato di dispostivi bluetooth per le comunicazioni audio e lo sviluppo di sistemi di infotainment sempre più tecnologici e raffinati, il “vizietto” del telefono alla guida attanaglia ancora tantissimi autisti, troppi se si considera che tra le cause degli incidenti stradali, la distrazione al volante per interagire con gli smartphone è ancora tristemente ai primi posti. A rimarcarlo anche il numero di multe per questa tipologia di infrazione, particolarmente salate e ancora numerosissime, in Italia come nel resto dell’Europa, anche in Francia.
Francia, dal telefonino al cronotachigrafo: 37 infrazioni scoperte
Come dimostra un recente fatto di cronaca avvenuto Oltralpe, nella provincia di Lione, che ha visto protagonista un malcapitato camionista. In questo caso, però, i risvolti (economici) per l’autista sono stati pesantissimi. La gendarmeria francese infatti, dopo aver fermato l’autotrasportatore sull’A6 nella zona di Lione poiché trovato alla guida del mezzo mentre era al telefono (senza ovviamente l’ausilio di nessun supporto che gli permettesse di avere entrambe le mani sul volante), ha constatato ben 37 infrazioni grazie all’analisi del cronotachigrafo.
L’attenta analisi del dispositivo a bordo e della carta tachigrafica ha quindi messo in luce molteplici e reiterate violazioni delle normative nazionali ed europee, tra cui il mancato rispetto dei tempi di riposo, la guida ininterrotta per più ore e la presenza di sessioni di guida effettuate senza l’inserimento della suddetta carta. Tra le violazioni del Codice della Strada francese risultavano ben 22 reati di quinta classe e 13 di quarta classe. Salatissimo il conto emerso dalla somma di tutte le infrazioni: la cifra finale ha infatti superato i 20.000 €, che dovranno essere pagati dalla società di trasporto lionese presso cui l’autotrasportatore risulta essere impiegato.
Un caso simile a quanto accaduto in Francia, aveva coinvolto un camionista tedesco lo scorso aprile: tuttavia in questo caso il vaso di Pandora sulle infrazioni contenute nel cronotachigrafo era stato aperto per la contestazione di un semplice divieto di sosta.