L’impatto degli ETS sul trasporto stradale. Cosa è emerso dal convegno FIAP a Ecomondo
ETS è l'acronimo di Emissions Trading System EU, il sistema che l'Unione europea già utilizza in alcuni settori, e che sta per introdurre in altri, per favorire una transizione ecologica, quindi una riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Dall'anno prossimo dalla normativa sarà interessato anche il trasporto stradale: ecco perché è opportuno fare infomazione.
ETS è l’acronimo di Emissions Trading System EU, il sistema che l’Unione europea già utilizza in alcuni settori, e che sta per introdurre in altri, per favorire una transizione ecologica, quindi una riduzione delle emissioni di anidride carbonica, graduale e il più possibile sostenibile anche economicamente. Un sistema, quello degli ETS, introdotto nel 2003 e basato sulla definizione di un tetto massimo di emissioni concesse a chi opera in un settore, quota che nel tempo viene gradualmente diminuita. Complessivamente, l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni del 62 per cento entro il 2035.
Finora, il comparto del trasporto stradale non era stato toccato dal sistema ETS, diversamente, per esempio, dal trasporto aereo e dal trasporto marittimo, interessato dagli ETS a partire da quest’anno. Il trasporto stradale, insomma, dovrà fare i conti con gli ETS a partire dal 2025, quando entrerà in vigore il cosiddetto ETS 2, una sorta di evoluzione di quello in vigore attualmente. Una novità che interessa da vicino anche il comparto del trasporto merci: per questo motivo FIAP ha organizzato a Ecomondo un momento di incontro, con la partecipazione e il sostegno di Confitarma e PwC.
La discussione sugli ETS promossa da FIAP con Confitarma e PwC
“La trasparenza è indispensabile per distinguere chi può trasferire questa tassa sul mercato e chi, invece, la deve assorbire. Solo queste ultime imprese dovrebbero beneficiare degli incentivi derivanti dai proventi degli Emissions Trading System”, ha detto Alessandro Peron, segretario generale di FIAP, che ha anche promosso un appello delle Associazioni per l’adozione di regole chiare che aiutino le aziende italiane del trasporto a fronteggiare i cambiamenti imposti dalle direttive europee e a rimanere competitive nel contesto della transizione ecologica.
“È fondamentale che le risorse generate dall’ETS vengano indirizzate al sostegno delle imprese impegnate nella catena dei servizi di continuità territoriale verso le isole, oltre a incentivare il trasporto marittimo con maggiori investimenti verso il Marebonus”, ha aggiunto Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma nel corso della tavola rotonda.
Presenti anche rappresentanti del Parlamento. L’On. Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti, l’On. Maria Grazia Frijia e l’On. Eliana Longi, entrambe Componenti della Commissione Trasporti, hanno confermato il loro supporto al comparto logistico e l’impegno per rendere questo regolamento europeo più chiaro e trasparente.