FERCAM, operatore altoatesino di trasporti e logistica tra i più grandi in Italia (nel 2019 il fatturato previsionale è stato di ben 840 milioni di euro), ha istituito ora un collegamento interamente stradale che collega tutti i siti produttivi cinesi con le varie destinazioni europee e italiane. FERCAM è già da molti anni attiva nei trasporti aerei e marittimi da e verso la Cina: il servizio intermodale terrestre ferrovia/strada, la “Euro-Asian Landbridge” è una prova concreta dell’apertura e della proficua collaborazione con il gigante asiatico.

FERCAM

Il servizio FERCAM pensato per automotive, elettrocomponentistica e prodotti medico sanitari

La ricerca di soluzioni alternative (e altamente innovative), come quella appena istituita da FERCAM verso la Cina, è stata resa necessaria dall’emergenza coronavirus che ha messo in ginocchio proprio i tradizionali metodi di trasporto intermodali ferroviari/stradali o aerei/marittimi, questi ultimi senza dubbio i più colpiti dalla pandemia. Sicuramente nella messa a punto di nuove strategie ha contribuito anche la domanda di trasporti, in notevole aumento soprattutto nelle ultime settimane vista la ripresa delle attività produttive in Cina, la prima nazione ad essere travolta dal virus, ma anche la prima ad uscirne grazie alla draconiane misure messe in atto per arginare i contagi.

Il servizio tutto strada avviato da FERCAM è limitato ai carichi completi di 20 tonnellate ed è destinato in particolare ai settori merceologici dell’automotive, elettrocomponentistica e macchinari, nonché ai tanto necessari prodotti medico-sanitari e richiesti su tutto il mercato europeo, che ora possono transitare in tutta sicurezza senza più essere soggetti all’elevato rischio di blocchi o sequestro dei carichi nei paesi di transito.

Hans Splendori

Servizio intermodale Landbridge: “tempi molto lunghi”, nuove soluzioni necessarie ma in massima sicurezza

A fronte di una domanda crescente di trasporti dalla Cina, dove la produzione nelle scorse settimane ha ripreso gradualmente, i noli aerei sono aumentati notevolmente anche per la scarsa disponibilità di aerei cargo e per il molto lavoro accumulatosi nelle ultime settimane per l’emergenza sanitaria; il servizio intermodale Landbridge registra tempi di prenotazione dei treni molto lunghi per la disponibilità limitata di operatori ferroviari che effettuano questo servizio. Il trasporto tramite container marittimi ha transit time molto lunghi che per certe tipologie di prodotto non sono assolutamente adeguati,” afferma Hans Splendori, direttore vendite FTL.

Per garantire massima sicurezza del servizio le rotte sono state accuratamente individuate: ci si avvale della cooperazione di operatori locali di comprovata esperienza e conoscenza delle peculiarità del territorio. Tutti i trasporti sono comunque assicurati all-risk.

I tempi di percorrenza del servizio trasportistico tutto strada variano dai 15 ai 17 giorni a seconda del tempo impiegato ai confini dei vari paesi attraversati; oltre all’affidabilità e sicurezza del servizio uno dei maggiori vantaggi dell’alternativa tutto camion in questo momento è sicuramente la notevole riduzione del costo rispetto al trasporto aereo nonché più competitivo anche rispetto al trasporto ferroviario.

autotrasporto

Un viaggio transcontinentale

I carichi completi dalla Cina attraversano il Kazakhstan, Russia, Bielorussia, Polonia e giungono in Germania, dove noi li prendiamo in consegna per procedere con lo sdoganamento una volta giunti sul territorio nazionale. Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a individuare e rendere operativa in pochissimo tempo questa soluzione alternativa praticabile in un momento di grave crisi dell’economia. A conferma della necessità di essere in grado di offrire un’alternativa al trasporto aereo e marittimo molti clienti già ci hanno confermato il loro concreto interesse per il tutto strada dalla Cina, “ conclude Hans Splendori.

Per le tradizionali spedizioni aeree e marittime nonché per il servizio Euro Asian Landbridge, FERCAM è operativa in collaborazione con il proprio corrispondente in loco da tutti i maggiori porti aeroporti e terminal ferroviari che hanno ripreso la loro attività dopo l’imposto Lockdown del mese di febbraio e di parte di marzo, imposto dalle varie autorità locali.

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