Si tratta di uno dei primi esempi di sciopero che interessa tutta l’Europa. In occasione di Action for Fedex workers (così è stata chiamata la manifestazione), i dipendenti di FedEx hanno incrociato le braccia per 24 ore in tutto il continente. La motivazione sono i 2mila posti di lavoro a rischio a livello globale, di cui 200 nella sede piemontese di San Pietro Mosezzo (NO), dove Filt Cgil e Fit Cisl di organizzare un presidio. Uiltrasporti ha aderito alla mobilitazione europea intrapresa a livello europeo dall’ETF, il sindacato europeo dei lavoratori dei trasporti.

“Adesione altissima, con punte del 90%, delle lavoratrici e dei lavoratori italiani di FedEx allo sciopero indetto per protestare contro il piano di 2mila esuberi presentato dalla multinazionale”, riferisce Uiltrasporti.

“Oltre alla manifestazione organizzata dall’ETF sotto la sede della società a Hoofddorp in Olanda, diversi presidi sono stati organizzati nel nostro Paese, per ribadire anche la nostra ferma contrarietà alla quarta procedura di riduzione di personale già aperte da FedEx in Italia e denunciare l’incapacità di trovare soluzioni organizzative diverse da quelle di scaricare solo sui lavoratori i processi riorganizzatovi e l’assenza di un piano industriale che faccia crescere questa azienda. Non possono essere sempre le lavoratrici e i lavoratori a pagare”.

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