Situazione paradossale. Per quanto assurdo possa sembrare, la cancellazione della seconda tappa del campionato 2021 dell’European Truck Racing, il prestigioso appuntamento del Nürburgring, annullato in seguito alle devastazioni provocate dall’alluvione che ha colpito a metà luglio la Germania nella zona della Nord Reno Vestfalia e della Renania Palatinato (oltre 160 morti e danni ingenti al territorio), rischia di essere il principale spartiacque della stagione. Decidendo cioè non tanto chi sarà il nuovo re della categoria truck, ma soprattutto chi non potrà esserlo. Già, ma come è possibile un fatto del genere?

European Truck Racing, vietato sbagliare

Che possa risultare decisiva una gara che non si è disputata dell’European Truck Racing? Seguite il ragionamento. Vien da sé, infatti, che in un campionato di soli sette round, anche in presenza di un format come quello dell’Etrc che prevede quattro gare per ogni appuntamento, ogni manche è importante e ogni singolo punto conquistato è fieno in cascina buono per i conti finali. Ciò significa una cosa sola: è vietato sbagliare. A maggior ragione, appunto, quando per cause di forza maggiore il numero delle possibilità, ovvero delle gare a calendario, cala ulteriormente, passando da sette a sei.

Intendiamoci, nulla di compromesso per coloro i quali, e qui il pensiero corre in primis al campione in carica Jochen Hahn, hanno lasciato l’Hungaroring, teatro della (spettacolare) gara d’apertura della stagione, con un ben magro bottino di punti (e di soddisfazioni). Ma ciò significa che da ora in avanti ogni prestazione sottotono e comunque non altezza delle aspettative finirebbe per complicare maledettamente i piani.

Gare tirate dalla prima all’ultima

Insomma, avviene come nel ciclismo, dove le tappe più corte sono anche le più tirate e combattute fin dai primi metri, dove sono vietate disattenzioni e sbavature, e ogni minima incertezza o passo falso viene pagato, sportivamente s’intende, a caro prezzo. Ebbene, il Campionato europeo camion 2021 sarà esattamente la stessa cosa: una lunga, tiratissima, e da appassionati ci auguriamo anche incertissima, volata fino alla recita finale, in programma nel week-end del 16 e 17 ottobre, in quel di Misano Adriatico (dove EvenT, come riportiamo nel box della pagina a fianco, sta preparando un ricco programma live).

Soltanto lì, sulla pista dell’autodromo Marco Simoncelli, conosceremo il verdetto finale del primo campionato post pandemia (che mentre leggete questo numero di Vado e Torno ha già mandato in scena a Most, in Repubblica Ceca, il secondo appuntamento in calendario). Tradotto, tutto questo significa appunto una stagione di corse breve, compattata in pochi mesi, con tanti protagonisti agguerriti e desiderosi di porre termine alla striscia vincente di Iveco (due campionati di fila, 2018 e 2019) e al dominio del suo principale alfiere, il sei volte campione Jochen Hahn. L’antipasto lo abbiamo gustato in Ungheria.

Con i Man di Kiss e Lenz a fare la voce grossa (il primo in particolare), un Lacko in versione formichina con i panni dell’outsider di lusso, e un Hahn in evidente difficoltà fin dalle prime prove e incapace di andare oltre un unico striminzito (per lui) podio. Urge riscatto

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