Camion e sicurezza, si apre una nuova era di test indipendenti. La nostra intervista con Matthew Avery (Euro NCAP)
Truck Safe di Euro NCAP apre la strada a programmi di test di sicurezza (attiva al momento, ma arriveranno anche i celebri crash test per valutare la sicurezza passiva dei veicoli) per i veicoli industriali, in aggiunta a quelli che da oltre 30 anni vengono effettuati sulle auto e a quelli destinati a saggiare sistemi di sicurezza e tenuta dei veicoli commerciali, inaugurati nel 2020. Abbiamo parlato con gli organizzatori dei test.
Ha avuto una discreta cassa di risonanza il programma Truck Safe che Euro NCAP ha inaugurato in autunno con una serie di test indipendenti condotti su ben nove trattori stradali per le lunghe distanze. Non tutte le Case hanno aderito, fornendo direttamente i veicoli, ma le indicazioni emerse sono comunque molto interessanti. Soprattutto, aprono la strada a programmi di test di sicurezza (attiva al momento, ma arriveranno anche i celebri crash test per valutare la sicurezza passiva dei veicoli) per i veicoli industriali, in aggiunta a quelli che da oltre 30 anni vengono effettuati sulle auto e a quelli destinati a saggiare sistemi di sicurezza e tenuta dei veicoli commerciali, inaugurati nel 2020.
Test Euro NCAP per i camion: cosa succederà nel 2025
La prima tornata ha premiato evidentemente Volvo Trucks (ne parliamo qui), ma anche Renault Trucks e Scania hanno ottenuto buoni risultati. DAF si è distinta nella certificazione City Safe, che prende in esame i sistemi di sicurezza particolarmente utili nella protezione dei cosiddetti utenti vulnerabili della strada, nello specifico pedoni e ciclisti. E nel 2025 sono previste altre due sessioni di test: ad aprile verranno sottoposti alle prove i carri, mentre ad ottobre sarà la volta dei truck da distribuzione urbana. Su Vado e Torno di gennaio pubblicheremo un approfondimento dedicato al programma Truck Safe che Euro NCAP. Di seguito un’intervista esclusiva a Matthew Avery, Director of Strategic Development di Euro NCAP.
Matthew Avery, perché Euro NCAP ha deciso di testare anche i veicoli pesanti, oltre alle auto e agli LCV?
“Sebbene i camion rappresentino solo il 3% del parco veicoli europeo, sono coinvolti nel 15% di tutti gli incidenti mortali. Se vogliamo realizzare la ‘visione zero’ – il concetto di assenza di vittime sulle strade europee – non possiamo concentrarci solo sulle autovetture. Dobbiamo considerare tutti i tipi di veicoli. Intendiamo prendere in considerazione anche gli autobus e i pullman”.
Dove e quando sono stati eseguiti i test?
“Euro NCAP ha dei membri, che spesso hanno laboratori di prova per veicoli partner. Ce ne sono molti in tutta Europa ed Euro NCAP li accredita per garantire che i risultati dei test siano comparabili. I test sui camion sono stati eseguiti da Asta Zero (Svezia) MIRA (Regno Unito) CSI (Italia) BASt, DEKRA (Germania), IDIADA (Catalogna) e UTAC/Transpolis (Francia)”.
Chi ha fornito direttamente i veicoli e chi no
Non tutti i produttori hanno messo a disposizione i loro veicoli per i test. Daimler Truck, MAN e IVECO hanno rifiutato di fornirli. Quali sono state le motivazioni? E in questi casi, quali veicoli ha utilizzato Euro NCAP per i test?
“Questi tre costruttori hanno effettivamente scelto di non supportare il programma. La loro motivazione non è chiara, anche se forse c’era la convinzione che ci fosse poco interesse per queste informazioni. Quando si sono rifiutati di fornire i veicoli, abbiamo noleggiato quello migliore e con le specifiche più elevate che siamo riusciti a trovare. Il MAN era un veicolo molto recente (GSR2). IVECO e Mercedes-Benz rappresentavano le versioni più recenti sul mercato (l’IVECO S-Way testato da Euro NCAP fa parte in realtà del Model year 2022, ndr). Nei nostri risultati abbiamo chiarito che i veicoli non erano all’avanguardia e non erano necessariamente rappresentativi di un nuovo veicolo ordinato. Mercedes-Benz ha ora manifestato l’intenzione di partecipare al programma di test. Riteniamo che anche MAN e IVECO aderiranno al programma”.
Secondo lei, come è stato accolto in generale il programma TRUCK SAFE di Euro NCAP dai costruttori europei di camion?
“In modo diverso tra le varie Case. Gli scandinavi sono stati molto favorevoli, anche se non tutti hanno ottenuto 5 stelle nella valutazione dei loro veicoli. Hanno visto l’iniziativa come molto positiva. Anche Renault e DAF sono state molto favorevoli. I produttori tedeschi non erano entusiasti e non hanno fornito supporto diretto, come già detto. Ora sembrano riconoscere l’interesse della loro clientela per il tema della sicurezza. Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte di trasportatori e operatori che vogliono scegliere veicoli sicuri per proteggere i loro conducenti e la reputazione del loro marchio”.
Avete provato a includere anche Ford Trucks nel programma Truck Safe?
“Abbiamo avviato un dialogo con Ford per il veicolo F-Max e hanno espresso il desiderio di far valutare il loro tuck nel 2025”.
L’etichetta City Safe per la sicurezza in ambito prettamente urbano
Può dirci come (e perché) è stata creata l’etichetta City Safe, assegnato ai veicoli che presentano tecnologie o un buon design in grado di prevenire gli incidenti che si verificano tipicamente nelle città o negli ambienti urbani?
“Riconosciamo che i camion sono progettati per svolgere un lavoro specifico. Possono essere lo spostamento di merci tra le città, il trasporto di materiali inerti nei cantieri o la raccolta dei rifiuti nelle città. Vediamo che certi incidenti si verificano in determinati ambienti. E così nelle città vanno tutelati gli utenti vulnerabili della strada, con i ciclisti particolarmente a rischio di veicoli in svolta. Sulle autostrade europee, gli utenti delle automobili sono i più a rischio. Per quanto riguarda i veicoli che circolano in città, vorremmo vedere contromisure specifiche per affrontare gli incidenti con gli utenti vulnerabili, quindi sistemi in grado di riconoscere pedoni e ciclisti ed evitare le collisioni. Vediamo anche i vantaggi di buoni sistemi di visione diretta e indiretta, quindi anche questi risultati vengono presi in considerazione. Per ottenere il riconoscimento City Safe, un veicolo dovrebbe avere un’ottima visione o tecnologie specifiche per gli utenti vulnerabili che soddisfino un livello minimo di sicurezza”.
Considerando anche il rapporto qualità/prezzo dei veicoli, qual è il risultato che l’ha sorpresa di più tra i camion testati?
“I risultati emersi dai test mostrano quali sono i produttori di autocarri che oggi danno la priorità alla sicurezza. Nessuno dei veicoli aveva sistemi progettati per ottenere un buon punteggio nei test Euro NCAP. Si trattava quindi di una cartina di tornasole del mercato attuale. Dimostra che alcuni non fanno più di quanto richiesto dalla normativa e suggerisce che la sicurezza è una priorità nella loro progettazione. Con i veicoli che hanno ottenuto i punteggi più alti, vediamo quei produttori, in particolare Volvo, in cui la sicurezza nel mondo reale è parte integrante dell’etica del Marchio. Ci auguriamo che con il passare del tempo tutti i produttori diano priorità alla sicurezza e che si possa ridurre collettivamente il numero di vittime della strada verso la visione zero”.