Essere un padroncino oggi, tra orgoglio e delusione per alcune dinamiche distorte. La storia di Paolo
Costi alle stelle, legalità non sempre rispettata, nuove tratte a pagamento (nello specifico, la Firenze-Pisa-Livorno). Paolo Gasperini, titolare della Gasperini Mauro Autotrasporti di Casciana Terme Lari, in provincia di Pisa, ci ha scritto una lettera che trasuda delusione per alcune dinamiche dell’autotrasporto attuale, ma anche orgoglio. Quello di un padroncino – come si definisce – che dal 1947 svolge nel migliore dei modi possibili un servizio importante.
Costi alle stelle, legalità non sempre rispettata, nuove tratte a pagamento (nello specifico, la Firenze-Pisa-Livorno). Paolo Gasperini, titolare della Gasperini Mauro Autotrasporti di Casciana Terme Lari, in provincia di Pisa, ci ha scritto una lettera che trasuda delusione per alcune dinamiche dell’autotrasporto attuale, ma anche orgoglio. Quello di un padroncino – come si definisce – che dal 1947 svolge nel migliore dei modi possibili un servizio importante per il territorio. Ve ne proponiamo un estratto.
“Sono un autotrasportatore della provincia di Pisa, discendente di una famiglia di autotrasportatori attivi dal 1947. Vi scrivo perché sono molto deluso da alcune situazioni che sto vedendo nel nostro settore. In primis il costo del carburante, schizzato alle stelle insieme al prezioso Ad Blue, che sembra essere più vicino all’oro piuttosto che a un additivo. Quindi, il fiorire di imprese fantasma, che operano ai margini della legalità, con sedi altrettanto fantasma e licenze date senza alcun tipo di controllo, che hanno l’effetto di abbassare la già bassa tariffa del trasporto. E poi il pagamento, visto talvolta come un dazio, della quota per l’Albo dei Trasportatori: mi chiedo, in cosa ci aiuta e ci indirizza tale ente?
La delusione di un padroncino toscano: la questione Fi-Pi-Li
Come se non bastasse, la nostra amatissima Regione Toscana ha ben pensato di farci pagare il pedaggio per il transito nella superstrada Fi-Pi-Li (Firenze-Pisa-Livorno, ndr). E già chiamarla superstrada sembra abbastanza assurdo, in quanto si tratta di un “budello” pieno di pericoli e insidie, limiti di velocità eccessivi, asfalto non ottimale, cartellonistica pericolante e così via). A mio parere, una tale scelta è addirittura anticostituzionale in quanto è letteralmente impossibile prevedere percorsi alternativi, dal momento che le singole amministrazioni locali hanno provveduto a impostare divieti di transito ovunque! Potrei continuare per ore, rischiando di diventare noioso e forse ripetitivo su argomenti che sicuramente conoscerete anche meglio di me. Però purtroppo è questa la triste realtà dei fatti.
Tengo a precisare che chi scrive non possiede una flotta numerosa, né tantomeno una multinazionale, ma è semplicemente un padroncino con impresa individuale, possessore di 5 veicoli, che comunque guida quotidianamente e conosce il mestiere a menadito, i veicoli e tutto ciò che ruota intorno al nostro mondo. Sarà difficile, lo so bene, ma noi, laddove possibile, continueremo con la medesima serietà e professionalità che ci contraddistingue dal 1947”.