Effer fa parte del gruppo Hiab e Cargotec Corporation da ormai tre anni. Un’evoluzione significativa che ha permesso all’azienda italiana di rafforzare ulteriormente la propria posizione sul mercato valorizzando in modo globale delle capacità progettuali uniche. Ne abbiamo parlato con Stefano Brusa, responsabile marketing e comunicazione del costruttore emiliano. Un dialogo molto interessante dove emergono in modo chiaro gli obiettivi aziendali e una identità che ne esce ulteriormente rafforzata. L’appartenenza al gruppo industriale svedese non ha infatti sminuito in alcun modo le potenzialità di Effer ma, al contrario, le ha ulteriormente rafforzate e qualificate. Una visione differente con maggiori opportunità di approccio al mercato.

La nuova Effer 100 è la sintesi fra la tradizione italiana e quella svedese di Hiab

Un accordo di grande valore

“Il passaggio che ci ha portati con Hiab” ci spiega Stefano Brusa “ha fatto pensare ad alcuni clienti che Effer avrebbe perso la propria identità. In realtà si è trattato di un percorso che ha visto l’unione di due grandi eccellenze nel settore delle gru per autocarro rafforzando entrambe le realtà produttive. Un passo fondamentale per i due player che ora sono in grado di coprire una fascia di mercato ancora più ampia, con due marchi di assoluto valore e di grande riconoscibilità. Un’unione che, sia da parte svedese, sia da parte italiana, si è basata sul grande rispetto reciproco e su una condivisione di esperienze progettuali di altissimo livello. Una sinergia che è alla base di un accordo di grande valore. In cui il marchio Effer rimane, affianca quello Hiab ed entrambi si collocano sul mercato in modo sinergico”.

La Effer 100 ha rivoluzionato il settore delle gru ad alte prestazioni

Effer, specialista delle alte prestazioni

“Il posizionamento di Effer” ci spiega Stefano Brusa “è sempre quello di specialista nel mercato delle alte prestazioni. Le gru che nascono a Minerbio sono riconosciute fra gli addetti ai lavori come macchine particolari, uniche sul mercato. Chi cerca prestazioni di alto livello si avvicina a questo brand e lo apprezza per le sue caratteristiche peculiari: robustezza, leggerezza, capacità di carico, polivalenza, sbraccio. Elementi che hanno costruito il “mito Effer” e attorno a cui è nata una vera e propria community. Gli appassionati del marchio si riconoscono in queste gru che evocano il mondo dei trasporti e delle movimentazioni eccezionali. Non solo nella gamma Big ma anche in quella Medium e Light, contraddistinte dagli stessi valori costruttivi”.

La Effer 1000 ha un peso operativo di soli 9.500 kg e viene installata su veicoli stradali

Nuova Effer 1000, molto più di un numero

“L’arrivo della nuova 1000” spiega Stefano Brusa “va ben al di là del singolo numero che identifica la classe di appartenenza della macchina. La nostra volontà è di fornire agli addetti ai lavori una gru ad alte prestazioni in grado di essere non solo forte ma anche estremamente snella e agile. Il peso operativo permette a questa macchina di essere installata su un normale veicolo stradale a quattro assi. Non sono quindi necessari veicoli cava-cantiere che implicano spesso limiti alla circolazione, limiti legati al peso su strada e anche maggiori difficoltà di manovra in ambito cittadino. Il target principale di questa nuova gru sono infatti le imprese di costruzione e i noleggiatori che operano soprattutto nel settore edile“.

Tradizione costruttiva di alto livello

La Effer 1000 ha infatti caratteristiche uniche sul mercato che le consentono di valorizzare al massimo lo sbraccio e la capacità di sollevamento. Continua infatti Stefano Brusa “La capacità progettuale dei tecnici Effer, insieme a quella dei tecnici Hiab, ha permesso di costruire una gru con un braccio a sezione decagonale che unisce leggerezza e resistenza elevata. Se volessimo fare un paragone in campo sportivo si tratterebbe di un ginnasta ben allenato in cui l’agilità va di pari passo con la forza“. Spiega Stefano Brusa che “Effer è sempre stata un passo avanti in tema di gru ad alte prestazioni e con la nuova 1000 questa competenza emerge chiaramente. Le possibilità applicative di questa macchina sono eccellenti”.

La Effer 1000 è una gru compatta ma ad alte prestazioni

Prestazioni controllabili

Prestazioni che prevedono una capacità di 2.300 kg ad uno sbraccio di 26 metri. Così come la della prima macchina da 90tm con una struttura a 9 estensioni. A 23 metri di sbraccio si ha un carico utile di 5.800 kg. E tutto questo con un peso operativo di 9.500 kg. Il nuovo JIB Multipower mantiene le prestazioni inalterate anche dal 7° al 9° sfilo”. Una gru capace di movimentare carichi elevati in contesti difficili come i centri storici, le vie cittadine, gli stabilimenti con impianti complessi. Contesti applicativi in cui è fondamentale il controllo di ogni movimento. “L’unione fra la tradizione Effer e quella Hiab” dice Stefano Brusa “ha portato sul mercato una gru controllabile con la massima precisione grazie all’impianto idraulico Load Sensing Flow Sharing di origine Hiab”.

Stabilizzazione e precisione

Continua Stefano Brusa “La precisione operativa, unita ai sistemi di stabilizzazione Effer CroSStab e V-Stab, disponibili in opzione, permette di lavorare con sicurezza e precisione. Si tratta di una fondamentale sintesi fra la tradizione svedese e quella italiana che sta portando ottimi risultati. Il marchio Effer non è affatto snaturato bensì potenziato. E da Minerbio si guarda ora il mercato globale con una prospettiva completamente differente. Gli appassionati di entrambi i marchi possono sicuramente stare tranquilli con la certezza che si tratta in entrambi i casi di gru di altissimo livello che appartengono alla stessa nobile famiglia. Ognuna mantiene le proprie peculiarità storiche senza snaturarsi. Ma portandole ad un livello ancora più alto grazie all’unione delle rispettive esperienze e capacità”. Una bella notizia per i clienti Effer.

Effer si presenta con la nuova 1000 adatta ai contesti cittadini più difficili

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