La conferma di ciò che era nell’aria è arrivata ieri e ne ha dato notizia il sito pneusnews.it: Michelin ha annunciato ai 1.254 dipendenti degli stabilimenti di Cholet e Vannes la chiusura della produzione entro l’inizio del 2026. Entrambi gli stabilimenti stanno affrontando gravi difficoltà economiche a causa della trasformazione strutturale dei mercati dei pneumatici per autovetture, autocarri leggeri e autocarri pesanti e dal peggioramento della competitività dell’Europa, in particolare a causa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi dell’energia. La decisione della chiusura è stata presa da Michelin come ultima risorsa, una volta analizzate e valutate tutte le soluzioni e gli scenari alternativi. 

Negli ultimi anni, i mercati europei dei pneumatici per autovetture, autocarri leggeri e autocarri hanno subito una profonda trasformazione, con una forte tendenza verso i pneumatici a basso costo, principalmente prodotti in Asia, una situazione che ha danneggiato i segmenti premium. Infatti, nell’arco di un decennio, la quota di mercato dei pneumatici per autovetture, autocarri leggeri e autocarri entry-level è aumentata rispettivamente di 9 e 11 punti, sottraendo quote ai corrispondenti segmenti premium, che sono diminuiti di 11 e 8 punti (Fonte: Roland Berger). Questa situazione ha portato a una sovracapacità produttiva strutturale in alcuni stabilimenti Michelin per pneumatici per autovetture, autocarri leggeri e autocarri in Europa.

Consapevole delle conseguenze della sua decisione, il gruppo si impegna a mobilitare tutte le risorse disponibili per supportare individualmente i 1.254 dipendenti interessati e le due comunità colpite da queste chiusure. Il gruppo Michelin registrerà un accantonamento di circa 330 milioni di euro nei suoi risultati finanziari consolidati per l’anno 2024. La priorità del gruppo ora è quella di fornire supporto individuale a ciascuno dei dipendenti interessati, per aiutarli a costruire un nuovo futuro per la loro carriera.

In questo momento, Michelin ha preso la decisione deliberata di interrompere la produzione in entrambi gli stabilimenti fino all’11 novembre per dare alla direzione e ai sindacati il tempo di proporre discussioni collettive e individuali con i dipendenti. L’obiettivo è quello di istituire un sistema di supporto ai dipendenti che fornisca assistenza immediata. Come parte della consultazione degli organi di rappresentanza dei dipendenti e delle negoziazioni sindacali sulle misure di supporto, la direzione ha fissato il chiaro obiettivo che, entro la fine della fase di supporto, ogni dipendente avrà una soluzione personalizzata.

Alcune misure preventivate sono il pensionamento anticipato e il supporto per trasferimenti interni. Infine, per coloro che scelgono di beneficiare di misure di ricollocamento, il che dovrebbe essere il caso per la maggior parte dei dipendenti, Michelin prevede un supporto individuale e personalizzato, formazione continua e corsi di formazione personalizzati, possibilità di un supporto continuativo dopo il periodo di prova con un nuovo datore di lavoro, se la posizione non viene confermata, un indennizzo fino a 400 euro lordi al mese per 3 anni se lo stipendio dovesse essere minore.

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