Fumata nera, ancora una volta. È questo il triste esito del breve vertice svoltosi il 14 febbraio tra le cariche italiane e austriache durante il sopralluogo al BBT di Fortezza, il tunnel di base del Brennero ideato per contribuire in maniera significativa a risolvere la problematica del traffico. D’altronde le parole di giovedì di Arno Kompatscher, Presidente della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige e presente all’incontro insieme alla ministra De Micheli e la commissaria UE Vălean, in merito ad ulteriori limiti in Italia, non lasciavano ben sperare. Ora il nodo spinoso dei divieti di transito, che non riguardano solo le nuove categorie merceologiche ma anche la classe Euro dei veicoli, indipendentemente dalla merce trasportata, è ancora tutto da sciogliere.

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Brennero, uno scontro senza vincitori

La ministra Paola De Micheli ha esordito affermando che “sulla questione dei divieti alla circolazione dei Tir in Austria la posizione italiana è di ferma contrarietà rispetto alle scelte unilaterali che il Tirolo ha preso in merito al transito delle merci italiane. Ho chiesto alla commissaria di interrompere queste misure per aprire un tavolo di discussione e per trovare delle misure realizzabili. I divieti vanno contro le norme europee. La commissaria Ue è consapevole di ciò. Il presidente del consiglio Conte – ha aggiunto De Micheli – ha scritto una lettera alla presidente von der Leyen. Andremo avanti per risolvere gli interessi nazionali e delle nostre imprese. L’Europa è l’Europa e ha le sue regole di concorrenza e libertà dei trasporti. Noi siamo disponibili, ma un conto è discutere assieme, un altro prendere scelte unilaterali”.

Dal versante austriaco un muro, apparentemente invalicabile: “È incredibile, siamo tornati al punto di partenza per quanto riguarda il transito delle merci – ha ribattuto Günther Platter, governatore del Tirolo. “La commissaria Ue ci getta indietro di dieci anni. Non ci muoveremo di un millimetro, si tratta di misure di emergenza”.

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Prudenza da parte della Commissione Europea

Misure unilaterali? Piuttosto misure internazionali per la commissarie UE per i trasporti Adina-Ioana Vălean, mediatrice durante il vertice che, tuttavia, non si sbilancia: nel suo discorso il Tirolo non è mai stato citato.”Non è ammissibile che ogni Paese prenda i suoi provvedimenti – ha detto la commissaria. “Il Tunnel del Brennero è un progetto interamente europeo che inciderà molto sull’ambiente e sul clima perché ci permetterà di spostare il traffico delle merci dalla gomma alla rotaia. In merito ai problemi con i divieti di transito dei tir ho cercato di facilitare il dialogo. Io non posso imporre una soluzione, posso solo aiutare a trovarne una”.

Come già accennato nella notizia sui divieti di svolta a destra in Austria (!), non ci stancheremo mai di ribadire quanto sia fondamentale la partita che si sta giocando sul Passo del Brennero: se attraverso le Alpi passa il 70 per cento dell’export italiano, l’interscambio tra l’Italia e i paesi del Nord Europa vale 212 miliardi di euro. Cifre astronomiche su cui la nostra economia trae la proprio spinta propulsiva

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