Dopo settimane travagliate, finalmente il “Decreto Rilancio” è realta. “Penso al grande ruolo che ha svolto in tutto questo la logistica nella fase di lockdown più impegnativo, dove abbiamo trovato operatori e operatrici che con coraggio, e aiutati da prescrizioni di sicurezza sul lavoro molto severe che abbiamo adottato il 20 di marzo e applicato nel Dpcm di aprile, sono riuscite a garantire l’approvvigionamento di farmaci e di alimentari”.

La vicinanza di Paola De Micheli, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, agli addetti del settore si è fatta subito sentire durante la conferenza stampa di ieri, indetta per illustrare le misure del “Decreto Rilancio” che riguarderanno il mondo dei trasporti. Il Decreto prevede lo stanziamento di risorse per 155 miliardi, con un impatto sul deficit di 55 miliardi: una mossa epocale, pari a quasi due manovre di bilancio.

Decreto Rilancio

Decreto Rilancio, le misure per l’autotrasporto

Per quanto riguarda il trasporto su gomma il cosiddetto “Fondo autotrasporto” è stato incrementato di 20 milioni, passando così dagli originari 240 milioni previsti per il 2020 agli attuali 260. Una misura già anticipata dal comunicato stampa rilasciato dal Governo mercoledì, in tarda serata nel quale veniva affermato (par.6) che “Al fine di assicurare un adeguato sostegno di natura mutualistica alle imprese del settore autotrasporto, si prevede un incremento di 20 milioni di euro, per l’anno 2020, del fondo finalizzato alla copertura della riduzione compensata dei pedaggi autostradali”.

Quindi un incremento volto a favorire l’abbattimento dei costi dei pedaggi autostradali, una delle voci più onerose nei bilanci delle aziende di trasporto. Il provvedimento viene incontro a quanto richiesto a gran voce da svariate associazioni di categoria, sin dallo scoppio della crisi. Il “Fondo autotrasporto”, come ha poi ribadito De Micheli, serve soprattutto per abbattere i costi sostenuti dalla aziende per il rinnovo del parco veicoli – uno dei più vetusti in Europa – in un’ottica di compatibilità ambientale.

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Mit, tra azioni orizzontali e provvedimenti specifici

All’inizio della conferenza De Micheli ha specificato che le misure contenute nel Decreto Liquidità pensate appositamente per il settore dei trasporti, dal tpl al trasporto su gomma fino ad arrivare al sistema portuale e infrastrutturale, verranno affiancate dalle cosiddette “azioni orizzontali”, che riguardano tutte le imprese del tessuto economico nazionale (di cui, ovviamente, quelle dei trasporti fanno parte). Tra queste, citandone alcune, la tanto chiacchierata esenzione dal versamento IRAP, la possibilità di accedere a finanziamenti a fondo perduto per le pmi, rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, proroga del periodo di cassa integrazione.

“Il disegno del Governo è quello di affrontare il tema della riduzione dei fatturati con misure uguali per tutti e alcuni più mirate – si legge nella nota del Mit – laddove l’epidemia ha indotto addirittura una crescita dei costi di gestione. Altre azioni importanti sono rivolte alla tutela del diritto alla casa con l’incremento del fondo affitti e al sostegno dei trasportatori su gomma che non hanno mai smesso di lavorare anche durante la “fase 1””.

Marebonus, “Salva Opere” e motorizzazioni

Nel Decreto Rilancio inoltre saranno previsti per il 2020 ulteriori 50 milioni di euro per il rifinanziamento delle misure “marebonus” e “ferrobonus”, destinati alla aziende di trasporto per favorire l’intermodalità e la pianificazione di nuovi servizi di trasporto combinato.

Aumentata a 40 milioni la dotazione del fondo “Salva Opere” per garantire i crediti nei confronti delle aziende colpite dal blocco dei lavori, da fallimenti di appaltatori nonché dall’inadempienza dei concordati. Sempre per quanto concerne le infrastrutture è stata impressa un’accelerazioni ai lavori sulle autostrade A24 e A25.

Non ultimo lo stanziamento di 7 milioni per il 2020 e di 1,4 milioni per ciascuno dei prossimi due anni, per la tutela del personale e dei servizi di motorizzazione e dei provveditorati interregionali delle opere pubbliche, duramente colpiti da questi mesi di lockdown.

Le linee guida per la sicurezza sul lavoro delle imprese di autotrasporto non cambieranno e, anche dal 18 maggio, rimarranno quelle adottate il 20 di marzo nel protocollo condiviso insieme alle associazioni di categoria, a cui sono andati i plausi della ministra per la validità e il rispetto della misure intraprese

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