Decreto flussi 2021, per l’autotrasporto previsto l’ingresso di 20.000 lavoratori non comunitari
Sono stati diffusi i documenti contenenti la programmazione dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato italiano. Le domande da parte delle imprese potranno essere presentate dal 27 gennaio. Ecco le modalità
Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati diffusi i documenti del cosiddetto “Decreto flussi 2021”, contenenti le indicazioni per la programmazione transitoria dei flussi di ingresso in Italia dei lavoratori non comunitari. Il Decreto flussi 2021 fissa una quota massima di ingressi pari a 69.700 unità: 42.000 delle quali riservate agli ingressi per motivi di lavoro stagionale mentre 27.700 riservate ai permessi previsti per attività di lavoro non stagionale (comprese le quote da riservare alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo, di permessi rilasciati ad altro titolo). Tra queste ultime rientrano anche i lavoratori del mondo dell’autotrasporto: le procedure per l’assunzione sono presenti nell’ultimo paragrafo di questo articolo.
Come ribadito anche dalla nota interpretativa di FIAP, all’interno della quota di lavoratori non stagionali, 20.000 permessi (dai 6.000 previsti dal decreto flussi del 2020) sono stati riservati ai nuovi ingressi per motivi di lavoro subordinato nel settore dell’autotrasporto merci per conto di terzi, dell’edilizia e del settore turistico alberghiero. In attesa della pubblicazione del DPCM del 21 dicembre 2021 sulla Gazzetta Ufficiale del prossimo 17 Gennaio 2022, i dicasteri competenti hanno dunque cercato di fare chiarezza con la circolare interministeriale – Lavoro, Interno e Politiche agricole – Prot. 116 del 5 gennaio 2022.
Decreto flussi 2021, ecco le nazioni da cui arriveranno i lavoratori non stagionali
Le quote stabilite per gli ingressi per motivi di lavoro non stagionale e autonomo sono 27.000 e, tra queste, 20.000 sono riservate agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero per cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia.
In particolare dei suddetti 27.700 ingressi, 17.000 sono riservati ai lavoratori cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia – Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
La restante quota di 3.000 resta invece a disposizione dei cittadini di altri Paesi con i quali, nel corso del 2022, entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria
A questi 20.000 lavoratori (17.000 + 3.000) si aggiungeranno poi 100 quote che saranno riservate ai lavoratori stranieri che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. Altre 100 quote saranno riservate ai lavoratori stranieri di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela. Dal canto loro, invece, altre 500 quote verranno dedicate ai lavoratori autonomi come, per esempio, imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia italiana, liberi professionisti riconducibili a professioni vigilate oppure non regolamentate ma rappresentative a livello nazionale, o artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale.
Le restanti 7.000 quote previste dal Decreto flussi 2021 per i lavoratori non stagionali vengono invece riservate a coloro che devono convertire in lavoro il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo. La tabella con tutte le suddivisioni è stata inserito all’interno della già citata Circolare interministeriale.
Decreto flussi 2021, ecco cosa cambia per l’autotrasporto
Per quanto riguarda l’autotrasporto merci, la circolare specifica che l’ingresso nell’ambito della predetta quota è ammesso soltanto per conducenti muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE, cittadini di Paesi con i quali siano in vigore degli accordi di reciprocità per la conversione delle patenti. Attualmente, dei Paesi sopra elencati, detti accordi sono in vigore solo per: Albania, Algeria, Marocco, Moldova, Repubblica di Macedonia del Nord, Sri Lanka, Tunisia, Ucraina).
Una volta fatto ingresso in Italia in conformità alle vigenti normative, i lavoratori in questione – titolari di patente di guida non comunitaria – potranno condurre veicoli immatricolati sul territorio italiano a nome di impresa che effettua trasporti in conto terzi, fino ad un anno dall’acquisizione della residenza in Italia. Trascorso un anno, dovranno convertire la patente.
La procedura per assumere i lavoratori non stagionali
Per richiedere il nulla osta, l’impresa di autotrasporto deve essere iscritta all’Albo degli autotrasportatori e al REN e, in caso di trasporti internazionali, essere in possesso di valida licenza comunitaria. La durata del contratto di lavoro sarà a tempo determinato della durata massima di un anno. Tuttavia, se il conducente è già in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) in corso di validità, la durata del contratto di lavoro potrà essere anche a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda la presentazione delle istanze per il rilascio del nulla osta, a partire dalle ore 9.00 del 12 gennaio 2022, sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda all’indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it , che saranno trasmessi, esclusivamente con le consuete modalità telematiche dalle ore 9,00 del 27 gennaio 2022 (decimo giorno dalla pubblicazione del DPCM in Gazzetta Ufficiale) e fino al 17 marzo p.v. Le domande saranno trattate sulla base del rispettivo ordine cronologico di presentazione.
Come l’anno passato, prerequisito necessario per la compilazione e l’inoltro telematico delle domande è il possesso di un’identità SPID, come illustrato con Circolare del Ministero dell’Interno n. 3738 del 4 dicembre 2018 utilizzando possibilmente, lo stesso indirizzo email usato per l’identità SPID, quale nome utente. Durante la fase di compilazione e di inoltro delle domande, è fornita assistenza agli utenti attraverso un servizio di help desk, che può fornire ragguagli tecnici ed è raggiungibile tramite un modulo di richiesta di assistenza utilizzando il link “Help Desk”, sull’home page dell’applicativo, disponibile per tutti gli utenti registrati. Tutte le domande potranno essere presentate fino al 17 marzo 2022 e saranno trattate sulla base del rispettivo ordine cronologico di presentazione.