Decreto Clima. Conftrasporto dice 'no' ai tagli lineari all'autotrasporto

La bozza del ‘Decreto Clima’ all’esame del prossimo Consiglio dei Ministri punta a cancellare le spese fiscali dannose per l’ambiente indicate nel catalogo dei sussidi fiscali ambientalmente dannosi. Il testo diramato mercoledì 18 settembre, infatti, ne prevede la riduzione di almeno il 10 per cento già a partire dal prossimo anno, fino al progressivo annullamento entro il 2040.

In questa categoria rientrerebbero anche i sussidi all’autotrasporto. “Se così fosse, il provvedimento sarebbe un clamoroso autogol per lo Stato“, ha commentato Paolo UggèVice Presidente di Confcommercio e Conftrasporto.

Decreto Clima. Tagli lineari all’autotrasporto? Sarebbe un autogol

“I tagli lineari che riguardassero l’autotrasporto sarebbero quantomeno inaccettabili, innanzitutto perché il governo verrebbe meno all’impegno assunto con la categoria – ha spiegato Uggè – In secondo luogo perché in questo modo si penalizzerebbero anche i mezzi pesanti meno inquinanti come gli Euro 6, con il solo risultato che i camion di tutte le categorie farebbero rifornimento all’estero, con una perdita per le imprese italiane di distribuzione e per le casse dello Stato”.

“Se invece, come proponiamo da tempo, si penalizzassero solo i veicoli più vecchi, quindi maggiormente inquinanti, tagliando solo a questi i rimborsi delle accise sul gasolio, si spingerebbero le imprese a rinnovare il parco circolante, con un evidente vantaggio per l’ambiente considerato che il 60 per cento dei mezzi circolanti in Italia è di categoria ante Euro 4 – ha proseguito Uggè – Ne beneficerebbero anche l’automotive e lo Stato, che incasserebbe l’Iva su ogni veicolo di nuova generazione acquistato. I tagli lineari annunciati darebbero invece risultati diametralmente opposti a quelli dichiarati; sul fronte ambientale, i benefici sarebbero pari a zero”.

Decreto Clima. Conftrasporto dice 'no' ai tagli lineari all'autotrasporto

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