La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un nuovo decreto di proroga della sospensione dei divieti di circolazione sulle strade extraurbane. È la quarta volta che accade dall’inizio della crisi. Il provvedimento di sospensione riguarderà le prossime due domeniche, il 19 e il 26 aprile, nonché le festività del 25 aprile e del 1 maggio. Le sospensioni, come già avvenuto, riguarderanno i mezzi adibiti al trasporto cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 tonnellate.

De Micheli

De Micheli, “proroga necessaria dall’emergenza coronavirus”

Resta ancora valida, come per gli scorsi decreti, la sospensione del calendario dei divieti sui servizi di trasporto merci internazionale, già firmata in via eccezionale lo scorso mese, ovviamente fino a successivo provvedimento governativo che ne revochi la validità. La sospensione dei divieti per le merci internazionali, a differenza dei trasporti nazionali, non ha infatti bisogno di proroghe mensili e può continuare a oltranza fino a un contrordine governativo.

Nella nota rilasciata dal Ministero e firmata dalla De Micheli si legge che la proroga, ancora una volta, è stata “resa necessaria dall’emergenza Coronavirus e dalla necessità di superare un ulteriore elemento di criticità del sistema dei trasporti non più giustificato dall’attuale riduzione dei flussi di traffico”.

Un mese di misure restrittive

A livello nazionale le misure restrittive adottate con i Dpcm di marzo sono state prorogate fino al 3 maggio, considerata l’evoluzione dell’epidemia che solamente negli ultimi giorni sembra essersi stabilizzata raggiungendo il cosiddetto “plateau” (l’appiattimento della curva dei contagi). Infatti nella giornata di ieri, 16 aprile, il numero totale di contagiati è arrivato a 165.155 (+2667 contagiati totali rispetto a mercoledì, con 1127 malati in più), di cui 38.092 guariti (+962 rispetto al 14 aprile) e, purtroppo, 21.645 decessi (+578 rispetto al giorno precedente). Dati sicuramente migliori rispetto a quelli di marzo ma che, comunque, fino a qualche tempo non avremmo mai pensato di vedere, nemmeno nel nostro peggiore incubo.

Tra le misure contenitive ricordiamo il divieto assoluto di uscire dal proprio domicilio se non per necessità (spesa alimentare, per esempio), per assoluta urgenza (salute) o per motivi lavorativi. Ovviamente non tutte le attività lavorative sono state sospese: nel Dpcm del 22 marzo, in cui veniva decretata proprio la chiusura delle attività produttive ritenute non necessarie, sono stati indicati, tramite gli appositi codici ATECO, tutti quei settori ritenuti indispensabili e strategici per il sostentamento della società. Tra questi c’è anche il settore dei trasporti e di coloro che lo rendono vivo ogni giorno, gli autotrasportatori.

La nuova proroga firmata dalla De Micheli, resa necessaria per garantire gli approvvigionamenti alla popolazione, va ad impattare su una categoria già particolarmente sotto stress, tra carenza di liquidità per il crollo delle consegne, merci e container bloccati nei porti, committenti che, con la scusa della crisi, pospongono i pagamenti perfino di gennaio e febbraio (quindi per consegne pre-crisi) come ha denunciato Conftrasporto, per non parlare dei tristi episodi di ghettizzazione subiti da alcuni camionisti per paura del contagio. Quando finiranno le proroghe? Quando torneremo alla normalità?

 

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