Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di ottobre 2024 verso lo stesso mese del 2023:

Un nuovo calo del mercato dei veicoli industriali caratterizza il mese di ottobre, nel corso del quale sono state immatricolate 2.184 unità contro le 2.238 di ottobre 2023 (-2,4%). Il risultato mensile riduce ulteriormente la crescita maturata nei primi dieci mesi del 2024, che si attesta a un modesto +1,7% rispetto al periodo gennaio-ottobre dello scorso anno. A pesare sulla contrazione dell’ultimo mese è soprattutto il segmento dei mezzi pesanti, che registra un disavanzo del 3,3%, con 1.872 unità immatricolate e una perdita di volumi pari a 64 unità. Anche i veicoli leggeri fino a 6 t chiudono in negativo a -1,7%, mentre segnano un incremento di 11 unità le immatricolazioni dei medio-leggeri, tra 6,01 e 15,99 t (+4,5%).

Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, commenta così gli ultimi dati di mercato: “Il trend negativo che sembra contraddistinguere il secondo semestre di quest’anno evidenzia i limiti di un mercato che, senza interventi concreti, rischia di subire una contrazione ancor più marcata. Se vogliamo scongiurare che questa flessione caratterizzi anche tutto il 2025, è fondamentale un cambio di rotta, con azioni immediate e incisive. Oggi assistiamo a una situazione nella quale, oltre all’assenza di una visione strategica per il settore, anche le misure effettivamente previste – che diventano sempre più urgenti per via della situazione contingente – subiscono ritardi inaccettabili al momento della loro attuazione. Mi riferisco, in particolare, agli incentivi 2024 per il rinnovo del parco veicolare, annunciati e finanziati con un decreto ad hoc firmato lo scorso 6 agosto, ma che probabilmente diventeranno operativi solo nei primi mesi del 2025”, sottolinea il Presidente della Sezione Veicoli Industriali”.

“In questo contesto – continua Starace – ciò che preoccupa maggiormente è il silenzio assordante delle istituzioni. Nonostante i proclami pubblici da parte della politica, al momento non si registrano segnali concreti a sostegno dell’autotrasporto, e gli stanziamenti finora previsti si sono rivelati insufficienti a risollevare le sorti del comparto”.

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