Dakar 2025, così Iveco si prende tutto
Dominio assoluto dei musoni Iveco che fanno il pieno di vittorie di tappa e si prendono tutto il podio. Sul gradino più alto sale per il secondo anno consecutivo Martin Macík, che sigilla il successo nella prima settimana, limitandosi a controllare nella successiva. Al secondo e terzo posto Mitchel van den Brink e Aleš Loprais. Paura per Claudio Bellina, costretto al ritiro per malore nel corso della sesta tappa.
Nessuna sorpresa: come da pronostico, Martin Macík ha vinto, dominando, la Dakar 2025, edizione numero 47 della celebre corsa voluta da Thierry Sabine alla fine degli anni ’70. Al volante del suo Iveco Powerstar preparato da Mm Technology, il trentacinquenne pilota della Repubblica Ceca ha fatto valere la superiorità del mezzo meccanico mostrandosi al tempo stesso impeccabile sotto il profilo tattico e nella gestione della corsa. Della quale è diventato padrone e leader vincendo la temutissima frazione 48H.
Da quel momento, ovvero ancora all’inizio della prima settimana, non c’è più stata storia. Macík si è infatti limitato a controllare, senza strafare ma senza nemmeno negarsi la gioia di altre quattro vittorie di tappa che hanno fiaccato la resistenza e soprattutto le flebili speranze dei rivali.
Dominata da Macík, la Dakar 2025, andata in scena sul percorso probabilmente più impegnativo e insidioso tra i sei fino a oggi disegnati in Arabia Saudita, non ha regalato granché nemmeno a livello di lotta per i due restanti gradini del podio, finiti nell’ordine al giovane Mitchel van Den Brink (che col secondo posto conquista il suo miglior piazzamento nella corsa) e al redivivo (nei quartieri alti della classifica) Aleš Loprais.
E gli italiani? Beh, dopo la grande paura per il malore che ha costretto Bellina ad alzare bandiera bianca quando era in zona top ten, consoliamoci col quattordicesimo posto di Verzelletti (Iveco).
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