Dakar 2018, 13ª tappa. Villagra out, la Dakar nelle mani di Nikolaev
Dakar 2018, 13ª tappa – Che la San Juan-Cordoba, 13ª e penultima tappa della Dakar, potesse rivelarsi decisiva, non avrebbe dovuto sorprendere. Una frazione di 929 km, con 369 km di prova speciale incattiviti dall’ennesima razione di sabbia e dal temutissimo fesh-fesh, messa lì al penultimo giorno di corsa, quando la stanchezza monta, le riserve […]
Dakar 2018, 13ª tappa – Che la San Juan-Cordoba, 13ª e penultima tappa della Dakar, potesse rivelarsi decisiva, non avrebbe dovuto sorprendere. Una frazione di 929 km, con 369 km di prova speciale incattiviti dall’ennesima razione di sabbia e dal temutissimo fesh-fesh, messa lì al penultimo giorno di corsa, quando la stanchezza monta, le riserve di energia nel serbatoio dei piloti scarseggiano e i pur robusti 25 truck ancora in corsa mostrano i segni della battaglia, beh, non poteva non incutere timori.
È vero, il traguardo finale non è lontano, ma la strada da fare è ancora molta. E l’imprevisto, qui in Sudamerica, è costantemente dietro l’angolo. Ma quando alle 12,42 ora locale è rimbalzata al bivacco la notizia che dava Villagra fermo con il suo Iveco Powerstar , dopo solo un paio d’ore di corsa, al km 79 della tappa, lo shock tra gli addetti ai lavori e i tanti tifosi argentini giunti a incitare il proprio idolo, è stato grande.
Dakar 2018, 13ª tappa. Quel maledetto km 79
Perché di fatto quello stop per cause ancora imprecisate ha deciso la Dakar, togliendo quell’incertezza del risultato finale che dopo due tappe di colpi di scena a ripetizione, sembrava potersi prolungare fin sull’ultimo traguardo, domani a Cordoba. E pensare che al primo Waypoint, dopo 46 km di corsa, il pilota argentino comandava con un vantaggio di 1’02” sul rivale russo! Poi quel km 79, dannato per Villagra, dal sapore dolcissimo e liberatorio, invece, per Nikolaev e il Team Kamaz.
La corsa, in pratica finisce lì. Tutto il resto è buono soltanto per la cronaca di giornata: il disperato quanto vano tentativo di Villagra di rimanere agganciato alla corsa, seppure in pesantissimo ritardo (1h23′ sul leader Mardeev a metà tappa); la bella prova di Kolomy che risale fino al terzo posto di giornata; la vittoria di Nikolaev gentilmente concessa da un Mardeev (Kamaz) rimasto al comando fino alle battute finali e poi fattosi da parte per lasciare strada al suo capitano. Che adesso ha la Dakar in tasca, con un vantaggio di 3h53’59 sul Maz di Viazovich e 5h21’05” sullo stesso Mardeev.
Trascorsa la notte al bivacco di Cordoba, la Dakar si appresta al gran finale. L’ultima tappa, Cordoba-Cordoba, 284 km con 119 di prova speciale, sarà comunque da non sottovalutare visti i numerosi attraversamenti di fiumi che i concorrenti superstiti dovranno affrontare. Al termine, in centro città, il podio finale e l’applauso di un pubblico che si attende come sempre festante e caloroso.