Platooning: Daimler Trucks avvia negli USA i test sulle autostrade aperte al traffico
Dopo avere completato con successo una serie di test sul circuito di prova a Madras (Oregon), Daimler Trucks North America (DTNA) ha ricevuto l’autorizzazione a proseguire la sperimentazione dei propri sistemi di platooning sulle strade aperte al traffico con due Freightliner New Cascadia. Una tecnologia testata anche in Europa DTNA può fare affidamento su sistemi già collaudati ed impiegati […]
Dopo avere completato con successo una serie di test sul circuito di prova a Madras (Oregon), Daimler Trucks North America (DTNA) ha ricevuto l’autorizzazione a proseguire la sperimentazione dei propri sistemi di platooning sulle strade aperte al traffico con due Freightliner New Cascadia.
Una tecnologia testata anche in Europa
DTNA può fare affidamento su sistemi già collaudati ed impiegati all’interno del Gruppo Daimler da parte di Mercedes-Benz Trucks, come quelli presentati in occasione dello European Truck Platooning Challenge 2016.
“L’interesse dei nostri clienti per il platooning è in costante crescita – ha dichiarato Roger Nielsen, Presidente e CEO di DTNA – Questa tecnologia assicura efficienza e sicurezza maggiori. Lo scopo del platooning non è sostituire l’autista, bensì alleggerirne l’impegno alla guida durante i viaggi più lunghi”.
I muscoli di Daimler Trucks North America
Daimler Trucks North America LLC, con sede a Portland (Oregon), è il principale produttore di camion pesanti in Nord America. DTNA produce e commercializza i veicoli commerciali firmati Freightliner, Western Star e Thomas Built Buses. Nel 2016 DTNA ha consolidato la propria leadership sul mercato nell’area NAFTA, raggiungendo una quota del 39,3 per cento.
La rete produttiva di DTNA comprende nove siti. Oltre alla sede della società ed al centro di assemblaggio di Portland (Oregon), DTNA vanta quattro impianti produttivi in North Carolina (Cleveland, Gastonia, High Point e Mount Holly) nonché uno stabilimento a Redford (Michigan) ed a Gaffney (South Carolina), a cui si aggiungono i due siti messicani di Saltillo e Santiago Tianguistenco.