Daimler Truck e Linde Engineering hanno raggiunto un importante traguardo infrastrutturale nel percorso verso la decarbonizzazione dei trasporti con l’idrogeno. Negli ultimi anni, gli ingegneri di entrambe le società hanno sviluppato congiuntamente sLH2, un nuovo processo per la gestione dell’idrogeno liquido sottoraffreddato. Rispetto all’idrogeno gassoso, questo approccio innovativo consente una maggiore densità di stoccaggio, una maggiore autonomia, un rifornimento più rapido, costi inferiori e un’efficienza energetica superiore. Il rifornimento richiede dai dieci ai quindici minuti per un camion pesante da 40 tonnellate, che trasporta 80 kg di idrogeno liquido per un’autonomia di 1.000 chilometri e oltre. Allo stesso tempo, la nuova tecnologia sLH2 riduce l’investimento richiesto per una stazione di rifornimento di idrogeno di un fattore da due a tre, e i costi operativi sono da cinque a sei volte inferiori. Oggi l’idrogeno liquido può essere fornito in modo affidabile in tutta Europa.

Rispetto alla normale tecnologia di rifornimento di idrogeno liquido (LH2), il nuovo processo utilizza una nuova innovativa pompa sLH2 per aumentare leggermente la pressione dell’idrogeno liquido. Con questo metodo, l’idrogeno diventa idrogeno liquido sottoraffreddato (sLH2). L’idrogeno in questo stato facilita un processo di rifornimento che riduce al minimo anche le perdite di energia durante il rifornimento. Inoltre non è necessaria alcuna trasmissione di dati tra la stazione di rifornimento e il veicolo, il che riduce ulteriormente la complessità della soluzione. Allo stesso tempo, la capacità di rifornimento viene aumentata a nuovi livelli. La stazione di rifornimento pilota ha una capacità di 400 kg di idrogeno liquido all’ora. Rispetto ai normali sistemi di rifornimento di idrogeno liquido o gassoso, sLH2 è notevolmente più semplice e offre prestazioni migliorate.

Andreas Gorbach, membro del consiglio di amministrazione di Daimler Truck, responsabile della tecnologia camion: “Il trasporto a emissioni zero necessita di tre fattori: i giusti veicoli elettrici a batteria e a idrogeno, la rete infrastrutturale necessaria e la parità di costo per i camion Zev rispetto ai camion diesel. Per quanto riguarda i veicoli, la trasformazione è in pieno svolgimento. In termini di infrastrutture per l’idrogeno, oggi stiamo raggiungendo un traguardo importante: con sLH2, il rifornimento di idrogeno diventa conveniente quanto l’odierno rifornimento di diesel. Sono necessari dai 10 ai 15 minuti per rifornire il nostro camion Mercedes-Benz GenH2 per un’autonomia di oltre 1.000 chilometri. Chiediamo ora ad altri Oem e società di infrastrutture di seguire il nostro approccio e di rendere congiuntamente questa tecnologia uno standard di settore”.

Juergen Nowicki, Vice Presidente Esecutivo Linde plc e Ceo di Linde Engineering: “L’idrogeno liquido sottoraffreddato aumenta notevolmente l’efficienza dei sistemi di rifornimento di idrogeno. L’investimento richiesto viene ridotto di un fattore da due a tre, mentre i costi operativi sono da cinque a sei volte inferiori. Questo e altri vantaggi rendono sLH2 un’alternativa pratica e a zero emissioni di CO2 al diesel nel settore dei veicoli pesanti. La tecnologia che abbiamo sviluppato in Linde con Daimler Truck contribuirà a spianare la strada allo sviluppo di una solida rete di rifornimento, essenziale per mantenere i veicoli in movimento e le catene di fornitura intatte”.

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