Supertest 500 km: il DAF XG plus 480 polverizza i record. Ecco come
Mai nessuno si era spinto così avanti nella storia del nostro Supertest. Il nuovo Daf Xg plus 480 lo ha fatto avvicinando la soglia dei 4 km/l polverizzando letteralmente il precedente primato sulla distanza.
Abbiamo messo il DAF XG plus 480 alla prova del nostro Supertest da 500 chilometri. L’articolo completo con grafici, dati e dettagli tecnici lo trovate a pagina 36 di Vado e Torno di giugno. Qui, come sempre ne riassumiamo gli aspetti principali.
Nello sport si dice che i record sono fatti per essere battuti. Come e di quanto, questa è materia di competenza esclusiva del protagonista della prestazione. Ebbene, l’atleta in questione, il DAF Xg Plus 480 (si, è vero, si dovrebbe scrivere con il segno addizionale accanto al nome, ma fa lo stesso, a Eindhoven ci scuseranno per la licenza), il record del nostro Supertest (che, tanto per rendere meglio l’idea, vanta una storia lunga quanto la vita stessa di Vado e Torno, cioè oltre sessant’anni), se l’è preso d’autorità e con pieno merito, oltretutto non di un amen, bensì polverizzando letteralmente il precedente limite, scritto non più tardi di qualche mese fa dal MAN new Tgx 18.510, che sulla distanza della nostra prova aveva realizzato una percorrenza di 3,75 chilometri per litro di gasolio.
DAF XG plus 480: il Supertest dei record
Ebbene, il Daf Xg Plus 480 è andato decisamente oltre, firmando un risultato da far stropicciare gli occhi: 3,90 km/litro. Un super record: risultato che potrebbe rimanere a lungo inattaccabile. Parliamo infatti di una prestazione che allunga la distanza percorsa di 150 metri/litro facendo impallidire il 3,48 km/l ottenuto dall’Xf 480 quale miglior risultato ottenuto in precedenza dal Costruttore olandese. Ma soprattutto avvicinando quel traguardo dei 4 km/l che a questo punto non è più possibile considerare utopia.
Peraltro, ciliegina sulla dolcissima torta preparata e confezionata dagli chef olandesi, tocca aggiornare anche la media oraria della performance record: 75,7 all’ora quella stampata dal Daf Xg Plus 480 (contro i 73,9 del precedente primatista). Diciamolo a chiare lettere e a scanso di possibili fraintendimenti: nell’uno come nell’altro caso parliamo di livelli di efficienza elevatissimi. Che tuttavia il nuovissimo, inedito trattore stradale del marchio Orange ha proiettato a livelli stellari, soltanto un paio di anni fa inimmaginabili da poter raggiungere in così breve tempo per una combinazione trattore-semirimorchio Euro 6 a 44 ton così com’è oggi.
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Sfruttare il cambio di regolamento: che aerodinamica!
Abile e scaltra è stata Daf a recepire e tradurre in pratica, partendo da un foglio bianco, ma senza gettare alle ortiche le esperienze fin lì maturate con l’ammiraglia XF, le concessioni consentite dal regolamento europeo 2020 in termini di sagoma limite, ovvero di allungamento della cabina (e solo quella, vale la pena sottolinearlo una volta ancora). Aperture possibili a patto di rispettare condizioni imprescindibili quali il taglio dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2, la sicurezza del conducente e degli altri utenti della strada, un miglioramento dell’efficienza aerodinamica del veicolo.
Migliora infatti l’aerodinamica grazie alla cabina che stabilisce nuovi punti di riferimento inclinando il frontale di 3 gradi, allungando l’anteriore di 160 millimetri e il posteriore di 330, aumentando di conseguenza il passo a 4 metri ma riducendo il Cx del 19 per cento. Si alza l’asticella della sicurezza aumentando del 33 per cento la superficie del parabrezza, il cui bordo inferiore prende ora una ventina di centimetri in più, e del 15 per cento quella della vetratura laterale, a vantaggio di una straordinaria visibilità, con la Digital vision, quasi a 360 gradi.
E per quanto riguarda i consumi: beh, più ancora dell’annuncio di DAF che alla presentazione della nuova serie annunciava un’efficienza migliorata del 10 per cento, parla il Supertest 500 km, che il ‘nostro’ primatista completa consumando appena 110,9 litri di gasolio (e soltanto 3,7 litri di adblue, vale a dire il 3,3 per cento del gasolio richiesto per la distanza della prova).
Cabina e cinematica: limati i dettagli
Hanno lavorato di fino alla Daf, ottimizzando in ogni singola area del veicolo tutto il possibile al fine di aumentare il livello di efficienza. La cabina allungata (con il contributo delle videocamere in luogo degli specchi) fa la sua parte. Ma ciò non deve assolutamente far passare in secondo piano ciò che ci sta sotto, ovvero in sala macchine, frutto di molti miglioramenti che hanno portato al record.
Il motore Paccar Mx-13, infatti, presenta novità tutt’altro che trascurabili: nuove infatti sono la testata e il monoblocco, così come lo sono canne, pistoni e iniettori. È stata altresì aumentata l’efficienza del turbo (He 400), mentre allo scopo di ridurre le perdite, si è ricorso alla pompa dell’olio a portata variabile. Non ultimo, si è intervenuti anche sul sistema di post-trattamento dei gas, riducendo la distanza tra scarico del turbo e ingresso nell’unità Eas.
Il risultato è un motore più leggero (di una decina di chili) e più efficiente (del 2,6 per cento, assicurano alla Daf). E che in dialogo con le 12 marce del cambio automatizzato Traxon firmato Zf (rapido e preciso, una vera garanzia), sfruttando già a partire dal regime di 900 giri l’erogazione di coppia estremamente robusta (240 kgm che salgono a 254,8 con l’aiutino extra nell’ultima marcia del cambio in presa diretta), nonchè la combinazione col rapporto al ponte lungo (2,21), spiega il rendimento al top dell’ammiraglia olandese. Che adesso, per tutti i concorrenti, è la lepre da inseguire.