DAF XG Plus 480, efficienza al top
Presentato per la prima volta nell’estate del 2021 per essere poi avviato alla produzione di serie nello stesso autunno, il DAF XG ha vissuto in questo 2022 che volge al termine il suo primo completo anno di vita. E lo ha fatto con i riflettori, e soprattutto con gli sguardi della concorrenza puntati.
Presentato per la prima volta nell’estate del 2021 per essere poi avviato alla produzione di serie nello stesso autunno, il DAF XG ha vissuto in questo 2022 che volge al termine il suo primo completo anno di vita. E lo ha fatto con i riflettori, e soprattutto con gli sguardi della concorrenza puntati. Primo pesante stradale a interpretare e applicare le aperture concesse dal regolamento europeo varato dalla Commissione Ue in materia di sagoma limite, non c’è infatti alcun dubbio sul fatto che proprio il Daf XG abbia in un certo senso riscritto il modo stesso di intendere il camion, scrivendo un nuovo capitolo della sua storia.
DAF XG, la storia di un progetto innovativo
Tuttavia, non è certo soltanto per questo motivo che la Serie DAF XG, nelle due diverse versioni proposte (XG e XG Plus) è diventata il punto di riferimento dei pesanti stradali per il trasporto su lungo e lunghissimo raggio. Allo stesso modo, non è sufficiente rifarsi alla diversa sagoma e ingombro del veicolo per spiegare, ad esempio, la prestazione che gli è valsa quello che attualmente è il record assoluto nel Supertest 500 km di Vado e Torno. Prova nella quale l’ammiraglia DAF ha realizzato una percorrenza media di 3,9 chilometri per ogni litro di gasolio consumato, issandosi al vertice della classifica.
Frutto di un progetto interamente nuovo nato da un foglio bianco, la serie DAF XG è un perfetto cocktail che combina l’efficienza di una catena cinematica che con il più recente upgrade di cui hanno beneficiato i propulsori MX-13 e MX-11 (nuovi sono la testata, il monoblocco, gli iniettori, migliorati il turbo He400 e l’impianto di post trattamento e ridotto il peso del propulsore di circa 10-15 chili) ha decisamente alzato l’asticella del rendimento, con soluzioni aerodinamiche che oltre a conferire un design morbido e accattivante sotto il profilo squisitamente estetico, contribuiscono a un deciso taglio dei consumi di carburante. Il tutto completato da una cabina che offre ampia possibilità di personalizzazione tailor-made, organizzata secondo moderni criteri ergonomici, spaziosissima (fino a 12,5 mc di spazio con 2.200 mm di altezza libera sulla verticale con un pavimento rialzato di 125 mm), riccamente equipaggiata sotto il profilo della funzionalità, del comfort così come della sicurezza e del benessere per l’autista.
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A corredo della quale, il marchio del Gruppo Paccar abbina, per la serie XG e XG Plus, un ricco bouquet di dispositivi di assistenza alla guida: dal Lane departure warning system al Brake assist, dalla frenata di emergenza completamente automatica all’inedito Vision door (la vetratura opzionale sulla porta lato passeggero), in combinazione con il cine seat – sedile passeggero con seduta alzabile – cosi da lasciare libera la visuale a destra dal lato guida. Il Vision door è stato proposto per la prima volta sui pesanti e adesso è in dotazione anche al nuovo XD per la distribuzione e il construction.
Quel design ripensato fin nei dettagli
La sagoma del DAF XG, come naturalmente quella del top di gamma XG Plus, non passa inosservata, costituendo un inedito tra i pesanti stradali. Evidente è il maggiore ingombro del trattore, che sfruttando appunto il Regolamento Europeo, si allunga di 160 mm nella parte anteriore e di ben 330 mm in quella posteriore, inclinando il frontale di 3 gradi. Il passo sale, di conseguenza, a 4.000 mm (distanza necessaria per riposizionare la ralla e non interferire col semirimorchio).
C’è naturalmente dell’altro. Ed è un design che si caratterizza per le linee rastremate e ascendenti che accentuano la sensazione di dinamicità del veicolo. Il profilo affusolato con i montanti più stretti e angolari di forma ellittica mette in risalto quello che è -al di là delle dimensioni- un segno distintivo del pesante del costruttore di Eindhoven: l’ampia superficie del parabrezza, che sale del 33 per cento a 2,3 metri quadrati, grazie al bordo inferiore che scende di circa 200 mm, assicurando una visuale ancora più ampia dal posto guida (favorita anche dalla plancia la cui forma è sagomata verso il basso). Allo stesso modo, anche i finestrini laterali sono più grandi del 15%. Soluzioni, quelle adottate da DAF, che migliorando lo scorrimento dei flussi (anche grazie al sistema di telecamere in luogo deghli specchi convenzionali) e diminuendo la resistenza all’avanzamento, consegnano all’XG e all’XG Plus un Cx di 0,19 che vale un autentico tesoretto in termini di ottimizzazione dei consumi. Che non a caso DAF dichiara inferiori addirittura fino al 10% rispetto alla serie precedente. Se non è efficienza questa…