DAF

Il marchio di Eindhoven non perde tempo. A pochi mesi dal lancio delle nuove Serie XF e CF avvenuto in primavera, tocca adesso al cucciolo LF. Allo stesso modo dei pesanti, anche il leggero propone di fatto un restyling che punta dritto all’efficienza e al rendimento. E lo fa, l’LF, senza minimamente intaccare quella che è la tradizione e la filosofia Daf per i suoi veicoli, evitando cioè di ricorrere a effetti speciali o soluzioni futuristiche azzardate.

I nuovi LF e l’inedita motorizzazione PX-4

Non per questo si tratta di un passaggio in sala trucco inoffensivo. Al contrario, le novità ci sono, e pure di spessore. Su tutte l’introduzione della nuova motorizzazione PX-4, ovvero un quattro cilindri in linea di 3,8 litri abbinato alla versione da 7,5 ton, disponibile in due livelli di potenza: 156 e 172 cv, rispettivamente corrispondenti a 51 e 61 kgm di coppia erogata a 1.200-2.000 giri. La nuova unità affianca a catalogo le due confermate unità PX-5 di 4,5 litri e PX-7 di 6,7 litri. Con la prima offerta nelle tarature di 184 e 213 cv, e la seconda che cresce di 11 cv raggiungendo i 234 e 325 cv rispettivamente. Entrambi i propulsori beneficiano di un nuovo software e di una gestione ulteriormente ottimizzata della coppia che sale fino al 12 per cento a regimi però inferiori di 100-200 giri. E così il 4,5 litri sviluppa 86,6 kgm da 1.200 a 1.500 giri, mentre il 6,7 litri arriva a dichiarare 122 kgm tra 1.100 e 1.700 giri.

La combinazione con rapporti di trasmissione più lunghi (fino a 3,31) consente in questo modo un taglio dei consumi di carburante fino al sei per cento. Le tre unità di spinta dialogano con cambi manuali e automatizzati a 5, 6, 9 e 12 marce, con la novità aggiunta di un Allison completamente automatico per le versioni più potenti del 6,7 litri. La nuova Serie LF viene proposta dal costruttore olandese con un ampio spettro di passi e lunghezze (fino a 6.900 mm) e la possibilità di montare un serbatoio carburante di 1.240 litri che garantisce grande autonomia di marcia. L’LF fa leva anche su una dotazione davvero niente male per un veicolo di questa categoria, che prevede, a partire dalle versioni da 8 ton, la frenata di emergenza (AEBS), il cruise control adattivo (ACC), l’avvertenza di collisione (FCW) e di abbandono di corsia (LDWS).

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DAF completa le gamme CF e XF

Tante novità anche ai piani superiori dell’offerta, dove sono state introdotte ben 11 nuove configurazioni: otto cabinati con 2, 3 e 4 assali e tre trattori con 3 e 4 assali. Luci puntate anche sui motori Paccar MX-11 e MX-13, ottimizzati in termini di prestazioni e consumi. La potenza di quasi ogni catena cinematica è aumentata di 10-20 cavalli, mentre la coppia ha registrato un incremento di 50-200 Nm. Come se non bastasse, sui nuovi CF e XF DAF ha introdotto la cosiddetta coppia variabile che consente di ottenere ulteriori 100-150 Nm nella marcia più alta.

I nuovi motori vengono proposti di serie in combinazione con i cambi automatizzati TraXon di ultima generazione, caratterizzati da specifiche strategie di cambio marcia per ciascuna applicazione operativa. Come nelle prime configurazioni CF e XF presentate, i nuovi modelli DAF
a più assali sono dotati di un’architettura elettrica ed elettronica completamente innovativa, con un’inedita unità di controllo che si occupa di gestire tutti i componenti della catena cinematica in maniera integrata.

Tra le principali novità relative ai nuovi modelli CF e XF vanno doverosamente segnalati i nuovi assali trainati con impianto sterzante elettroidraulico (EHS), gli assali trainati doppi da 10 tonnellate, nonché gli assali a tandem a trazione doppia con riduzione integrata nei mozzi. La nuova generazione di veicoli vanta configurazioni di scarico e catena cinematica che pesano in media fino a 100 chili in meno e che offrono incrementi in termini di carico utile fino a 250 chili. Altre chicche sono rappresentate dal nuovo telaio leggero per betoniera 8X4 e dall’innovativo sistema di monitoraggio dell’energia della batteria (BEM).

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