DAF. Nuova generazione XF e CF 2017, quando efficienza fa rima con eccellenza
Non chiamatela rivoluzione, perchè la parola non è contemplata nel vocabolario della Daf, storicamente poco incline a ribaltoni e stravolgimenti. Ma non vi è dubbio che quella realizzata dagli uomini del Marchio di Eindhoven sulle Serie Xf e Cf è un’operazione di aggiornamento bella tosta. Il risultato ottenuto è notevole, sia sotto l’aspetto stilistico sia […]
Non chiamatela rivoluzione, perchè la parola non è contemplata nel vocabolario della Daf, storicamente poco incline a ribaltoni e stravolgimenti. Ma non vi è dubbio che quella realizzata dagli uomini del Marchio di Eindhoven sulle Serie Xf e Cf è un’operazione di aggiornamento bella tosta.
Il risultato ottenuto è notevole, sia sotto l’aspetto stilistico sia dal punto di vista tecnico. Le due nuove serie di pesanti della Casa olandese entreranno ufficialmente in produzione da questa estate e per un certo periodo, almeno fino al termine dell’anno in corso, affiancheranno le attuali gamme alzando l’asticella della qualità e dell’efficienza. Scopriamo nel dettaglio i principali upgrade.
Più potenza e più coppia a bassi regimi
L’aumentata efficienza (del sette per cento, secondo Daf) è ottenuta riprogettando in funzione del downspeeding -ovvero della riduzione del regime di rotazione del motore- ottenuto attraverso nuovi rapporti di trasmissione al ponte posteriore, oltre alla nuova pompa del liquido di raffreddamento, all’utilizzo di turbo più efficaci e pompe dell’olio e dell’idroguida a cilindrata variabile. I sei cilindri Mx-11 e Mx-13 erogano la coppia massima già a 900 giri. Non solo, la coppia è stata aumentata da 5 a 20 kgm a seconda delle potenze, mentre nelle marce alte sono disponibili da 10 a 15,2 kgm addizionali (riducendo in tal modo i cambi di marcia a tutto vantaggio di guidabilità e minori consumi). Le potenze crescono su tutta la linea: di 20 cv sulle tre declinazioni dell’Mx-13, ora disponibile come 530, 480 e 430 cv, e di 10 cv sulle cinque potenze ricavate dall’Mx-11 che sale a 450, 410, 370, 340 e 300 cv (di fatto resta immutata la sola potenza intermedia, che tuttavia al pari delle altre sale di coppia e abbassa il regime). Altra importante novità riguarda il sistema Eas di post trattamento dei gas di scarico: l’unità è stata ridotta di volume (del 40 per cento) e alleggerita nel peso (50 chili in meno).
Il cambio Traxon si fa in cinque
È sempre firmato dalla Zf il cambio dei nuovi Xf e Cf 2017. Si tratta dell’automatizzato a 12 marce battezzato Traxon (disponibile a richiesta anche come 16 marce). Sviluppato secondo le specifiche Daf, viene proposto in cinque differenti versioni in funzione della mission (standard, trasporto pesante, liquidi, strada-off road, long combination). Il cliente può tuttavia optare ancora per i classici cambi manuali a 16 marce così come, nel caso della Serie Cf, per le varianti a otto e nove marce. Anche il freno motore si aggiorna, e grazie a mirati interventi nel treno valvole, diventa più potente e performante a bassi regimi. Quello dell’Mx-13, ora con attivazione a valvola singola, dichiara 490 cv a 2.100 giri, il 30 per cento di potenza frenante in più a 1.200 giri e il 20 per cento fra 1.000 e 1.450 giri. Quello abbinato all’Mx-11 sale invece del 10 per cento a 463 cv, con un aumento del 20 per cento di potenza frenante tra 1.200 e 1.500 giri. Ridisegnati gli assali posteriori: l’SR 1344 può essere utilizzato con quattro nuovi rapporti di trasmissione (2.05, 2.21, 2.38, 2.47). L’SR 1347 con trasmissione finale da 2.39.
A braccetto ergonomia e comfort
Non solo più ergonomici e funzionali, ma anche con quel tocco di classe in più che non guasta. Nuovi fuori e sotto il vestito, gli Xf e Cf 2017 si fanno più accoglienti anche all’interno. Dove -eleganti e caldi colori di cruscotto e sedili a parte- c’è il nuovo sistema automatico di regolazione della temperatura e della climatizzazione, che consuma meno energia raffreddando l’aria solo quanto basta, e sfruttando il calore residuo proveniente dal motore per riscaldare durante le soste e i pernottamenti. Non è tutto, il quadro strumenti presenta nuovi caratteri che favoriscono la leggibilità, le funzionalità del pannello info per il conducente sono state ulteriormente migliorate (il tachigrafo, ad esempio, mostra il tempo di guida-riposo rimanente), mentre come sui Renault, gli interruttori configurabili dal conducente possono essere posizionati secondo le proprie abitudini e preferenze. Infine c’è un nuovo interruttore delle luci: facile da utilizzare consente di modulare l’illuminazione per le modalità guida notturna e relax.
Accarezzato dal vento
La migliore efficienza passa anche per una serie di interventi all’aerodinamica, mirati a ridurre la resistenza all’avanzamento, ma che in ogni caso non rinunciano a rendere più accattivante l’estetica del veicolo. C’è ad esempio la nuova visiera parasole: rinnovata nella forma e collocata più vicina al parabrezza ottimizza il flusso dell’aria migliorando l’aerodinamica. Nuovi sono anche gli allungamenti dei passaruota sull’ammiraglia Xf, mentre sempre sul top di gamma, gli spazi sopra i gruppi ottici sono stati sigillati, come anche la parte superiore della calandra (ad eccezione della versione 530 cv). Inoltre, gli inserti cromati sulla calandra anche del Cf, mentre solo sulla serie superiore spicca la griglia frontale in alluminio. Novità anche per il logo Daf: adesso è in rilievo con un bordo cromato attorno alle tre lettere.