Crisi autotrasporto, 65% aziende non riesce ad incassare pagamenti. Unatras scrive al Mit
Crisi autotrasporto. La situazione muta di giorno in giorno, e non per il meglio. Prima il Covid-19 seguito da lockdown e dal conseguente crollo delle commissioni. Poi, il caos viabilità in Liguria e sul litorale adriatico con perdite economiche ingentissime per le imprese. Ora, le polemiche dopo la conversione in legge del DL Semplificazioni, reo […]
Crisi autotrasporto. La situazione muta di giorno in giorno, e non per il meglio. Prima il Covid-19 seguito da lockdown e dal conseguente crollo delle commissioni. Poi, il caos viabilità in Liguria e sul litorale adriatico con perdite economiche ingentissime per le imprese. Ora, le polemiche dopo la conversione in legge del DL Semplificazioni, reo di non contenere nulla, o quasi, in fatto di aiuti per l’autotrasporto.
Crisi autotrasporto, un’emergenza drammatica. Settembre mese cruciale
“Oggi la crisi si è trasformata in emergenza economica”.
Esordisce così la missiva inviata da Unatras, l’Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto, alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli. Il fine è rendere nota alle istituzioni la drammatica situazione in cui versano le imprese rappresentate. Parliamo di artigiani, micro, piccoli e medi imprenditori, che costituiscono il 90% del comparto autotrasporto.
“La definizione di alcune misure vitali” da parte del Governo e del Mit sono ritenute da Unatras di primaria necessità. Soprattutto, considerando che “le imprese sono stremate perché operano in condizioni di mercato pessime. Inoltre, devono costantemente subire le conseguenze negative che si sono abbattute sull’economia”.
Con la crisi autotrasporto il 65% delle imprese non riesce più ad incassare alcun pagamento per i servizi offerti. Una pratica che, purtroppo, prosegue ininterrottamente sin dall’inizio dell’emergenza a marzo con i committenti che, in alcuni casi, non pagavano neppure le fatture di gennaio e febbraio, mesi in cui del lockdown non c’era nemmeno l’ombra. La metà di queste aziende che vengono pagate a babbo morto, rischia di fallire entro il mese di settembre.
“Purtroppo la stragrande maggioranza dei trasportatori, anche chi ha lavorato ed andrebbe premiato, continua a ricevere dilazioni di pagamenti che superano i 120 giorni da parte dei propri committenti che utilizzano il pretesto del Covid – ribadisce Unatras -. La situazione è divenuta insostenibile”. In questo senso “le statistiche non lasciano dubbi”.
I provvedimenti per l’autotrasporto
Amedeo Genedani, il presidente di Unatras, a nome di tutte le associazioni e le aziende che rappresenta, per far fronte alla crisi autotrasporto ha quindi ribadito la necessità e l’urgenza “di adoperarsi per approvare definitivamente alcune misure emergenziali su cui abbiamo registrato i Suoi (della ministra De Micheli ndr) impegni verbali negli scorsi incontri ma che ancora non vedono la luce”:
- il definitivo inserimento nel DL Semplificazioni, come da lei proposto, del meccanismo di rafforzamento della norma vigente sui termini di pagamento per i servizi di autotrasporto;
- l’aumento della dotazione per il ripristino degli importi delle deduzioni forfettarie delle spese non documentate nella misura di 48 euro/giorno;
- la ripubblicazione dei valori di riferimento dei costi di esercizio, per i quali sappiamo i suoi uffici stanno alacremente lavorando, nonostante le difficoltà di reperimento dei dati;
- la norma che includa i rimorchi per l’affidamento delle revisioni dei mezzi pesanti alle officine private, così da poter procedere con l’emanazione del decreto attuativo ministeriale;
- la norma che escluda definitivamente il settore dell’autotrasporto dall’assurda richiesta di contributo da parte dell’Authority dei Trasporti su cui non viene esercitata alcuna funzione regolatoria;
Le ombre si allungano sul settore
“La mancata attuazione di tali misure determinerà ulteriore scoramento e frustrazione nella categoria, che vive in condizioni di esasperazione. Siamo certi non vorrà far mancare tutto il Suo sostegno al settore che vuole continuare ad essere il motore di un’Italia veloce, forte ed innovativa” conclude infine Genedani.
Esasperazione che potrebbe presto sfociare in qualcos’altro, sicuramente ben peggiore per il sistema degli approvvigionamenti in Italia. “Gli “Eroi” sono stanchi e forse hanno bisogno di qualche giorno di riposo” ha tuonato il direttore organizzativo di FIAP Alessandro Peron nella nota con cui ha comunicato che l’associazione ha preso “atto che anche in questo Decreto non é presente nulla per l’autotrasporto”.
“La FIAP in questi ultimi mesi ha dato prova di un grande senso di responsabilità e, anche difendendo pubblicamente le proprie idee, di grande unità all’interno del coordinamento UNATRAS, ma il nostro settore esige rispetto”. Il Consiglio Nazionale FIAP, in cui verranno affrontate tutte le decisioni del caso, è stato convocato per lunedì 27 luglio.