Nonostante il calo dei contagi registrato in Italia durante la settimana compresa tra il 20 e il 26 gennaio (-12,2% rispetto alla precedente), la crisi del Covid-19, seppur con ritmi e intensità differenti, continua a imperversare in tutta Europa, costringendo i vari Paesi ad adottare misure contenitive, sia verso l’interno che l’esterno, di volta in volta diverse in base alla contingenza. Confartigianato Trasporti, grazie alle informazioni fatte pervenire dall’associazione di categoria Uetr, con la quale ha un consolidato rapporto da anni, ha comunicato i nuovi requisiti d’ingresso adottati da Germania, Francia e Belgio, tre delle nazioni più “frequentate” dagli autotrasportatori italiani. Anche se in linea di massima i nuovi obblighi a cui i transfrontalieri europei (tra cui non ci sono più quelli inglesi dopo l’entrata in vigore della Brexit) dovranno ottemperare non coinvolgono direttamente il trasporto merci, che è esente da limitazioni come ha giustamente indicato l’UE in merito ai corridoi commerciali, permangono alcune eccezioni. Vediamole.

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Covid-19, in Germania cambiano i requisiti per entrare

I nuovi requisiti di ingresso adottati dalla Germania, come ha ribadito Confartigianato Trasporti, si applicano a partire da lunedì 25 gennaio. Nello specifico è necessario compilare un modulo di registrazione digitale per l’ingresso ed eseguire un test di rilevamento Covid-19 a coloro che sono transitati in un paese ad alta incidenza Covid-19 nei dieci giorni antecedenti l’ingresso in Germania. La classificazione e i dettagli delle aree a rischio sono disponibili qui.

Perciò anche i lavoratori dei trasporti che hanno soggiornato nei paesi ad alta incidenza, e che intendono restare in Germania per più di 72 ore, sono tenuti a completare una registrazione digitale prima di entrare nel Paese, presentando una prova di un test Covid-19 negativo (PCR o, in mancanza, antigeni) e presentare all’autorità competente, se richiesto. Il registro è disponibile su www.einreiseanmeldung.de e chi entra in Germania deve portarne la prova. Ciò riguarda anche coloro che sono stati in un’area ad alta incidenza, ma entrano in Germania da un paese che non è classificato come area ad alta incidenza.

Germania, ecco chi è esente dai nuovi obblighi per Covid-19

In sostanza sono esenti dall’obbligo di registrazione all’ingresso le persone che attraversano solo la Germania e lasceranno il Paese seguendo il percorso più veloce per completare il transito oppure le persone che hanno trascorso meno di 24 ore in una zona a rischio o che trascorreranno meno di 24 ore in Germania

Per quanto riguarda l’obbligo di eseguire il test Covid-19 prima dell’arrivo in Germania sono esenti le persone che hanno attraversato solo un’area ad alta incidenza senza fermarsi; le persone che attraversano solo la Germania e lasceranno il Paese seguendo il percorso più veloce per completare il transito; le persone che, per motivi di lavoro, trasportano passeggeri o merci su strada, ferrovia, nave o aereo oltre confine, se la loro precedente permanenza non ha superato le 72 ore e se vengono seguiti gli opportuni protocolli di salute e sicurezza (maschera, distanza interpersonale …) .

Francia, l’eccezione per gli autotrasportatori provenienti dall’Irlanda

Anche le misure adottate dalla Francia e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale francese sono entrate in vigore a partire da lunedì 25 gennaio. Il decreto introduce nuovi obblighi per i passeggeri aerei e marittimi all’interno dell’area europea che dovranno quindi presentare un test PCR effettuato entro le 72 ore antecedenti l’imbarco insieme a una dichiarazione giurata relativa all’assenza di sintomi Covid, all’assenza di contatto nei 14 giorni precedenti e all’impegno ad accettare un eventuale test per Covid sul territorio nazionale.

Gli obblighi francesi non si applicano al trasporto di merci su strada con l’eccezione per chi arriva in Francia dall’Irlanda via mare a partire dal 28 gennaio. In questo caso gli autotrasportatori sno tenuti a presentare all’imbarco l’esito di uno screening virologico biologico effettuato meno di 72 ore prima della traversata, attestante l’assenza di contaminazione COVID. Inoltre, gli autotrasportatori irlandesi sono autorizzati a presentare il risultato di un test dell’antigene se questo consente il rilevamento della proteina N di SARS-CoV-2.

Belgio, bisogna dimostrare l’essenzialità del viaggio

Per quanto riguarda il Belgio invece dal 27 gennaio al 1 marzo 2021 sarà in vigore il divieto di effettuare viaggi non essenziali da/verso il Paese. Ovviamente restano esclusi dal divieto i viaggi per motivi professionali, compreso il trasporto professionale di merci, per i quali è stato però introdotto l’obbligo di dimostrare l’essenzialità dello spostamento attraverso la compilazione di una dichiarazione giurata.
Tale dichiarazione può essere compilata dall’operatore/trasportatore in formato cartaceo o digitale.

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