Costruttori nel mirino: CLASS ACTION CONTRO IL CARTELLO
In molti si sono già dimenticati della condanna inflitta dall’antitrust Ue a cinque costruttori di camion europei (Daf, Iveco, Man, Mercedes e Volvo/Renault) per avere fatto cartello coi listini per più di 10 anni. Ma non tutti. Nello scorso autunno lo studio legale britannico Bentham Europe ha infatti avviato la raccolta di adesioni per una […]
In molti si sono già dimenticati della condanna inflitta dall’antitrust Ue a cinque costruttori di camion europei (Daf, Iveco, Man, Mercedes e Volvo/Renault) per avere fatto cartello coi listini per più di 10 anni. Ma non tutti. Nello scorso autunno lo studio legale britannico Bentham Europe ha infatti avviato la raccolta di adesioni per una class action nei confronti dei marchi coinvolti. E a gennaio è arrivato l’annuncio.
Iniziano le azioni legali dei clienti
Ai primi dell’anno lo studio legale Hausfeld, specializzato in grandi cause internazionali, con sedi a Berlino, Bruxelles e Londra ha ricevuto incarico per un’iniziativa simile da parte di due importanti associazioni di categoria europee. Si tratta dell’olandese Tln Transport en logistiek Nederland che rappresenta 5.500 aziende attive nei Paesi Bassi e della Sartc svedese che a sua volta, sotto l’etichetta di Swedish association of road transport companies, riunisce oltre 6.000 imprese. Silenzio totale, al momento, sia in Germania sia in Francia.
In Italia si è attivata la Cna-Fita
Sono circa 2.000 le aziende che hanno aderito alla class action della Cna-Fita contro il cartello. In totale, oltre 7.000 mila veicoli ‘sotto accusa’, che messi uno dietro l’altro occuperebbero per l’intera lunghezza l’autostrada Torino-Milano. L’azione ha lo scopo di ottenere un risarcimento che si aggira intorno al 20 per cento del prezzo del camion, per un totale complessivo superiore ai 30 milioni.
Per la maggior parte si tratta di aziende di autotrasporto, ma hanno aderito anche molte aziende che operano in ambito dell’edilizia e dell’impiantistica. Tutte hanno in comune l’aver acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine un camion, con autotrazione al trasporto in conto terzi o in conto proprio, immatricolato tra il 1997 e il 2011. L’azione collettiva permette ai ricorrenti di condividere il costo del contenzioso, senza dover anticipare le spese legali, e di proteggersi da eventuali comportamenti ritorsivi da parte delle imprese responsabili dell’illecito.